GroupM sta analizzando l’impatto dell’emergenza coronavirus sull’andamento degli ascolti tv e sulla fruizione di internet. Cresce significativamente l’ascolto sul target bambini, +42,8% rispetto all’omologo dello scorso anno
Mentre Milano si riscuote, cerca di recuperare fiducia e lancia l’hashtag #Milanononsiferma e il sindaco Beppe Sala condivide sui social il video voluto da alcuni imprenditori della ristorazione cittadina, l’analisi degli ascolti TV realizzata da GroupM non registra novità.
“Tutto in linea con le giornate precedenti”, commenta Federica Setti, Chief Researcher Officer, al netto di una novità: “abbiamo inserito anche il dato di ascolto sul target bambini. Considerate le scuole chiuse e il periodo particolare, abbiamo immaginato che l’ascolto TV anche su questi target potesse registrare dati interessanti”. E così è avvenuto, con una crescita significativa (+42,8%) rispetto all’omologo dello scorso anno.
Altra novità delle analisi relative al 26 febbraio riguarda la lettura dei dati di Google e YouTube. “Si tratta di un indicatore del livello di interesse riguardo a un argomento specifico, in questo caso la keyword Coronavirus”, spiega Setti. Il grafico mostra le giornate durante le quali sono state registrate più ricerche. Due i picchi importanti: già a fine gennaio, quando è scoppiato il caso a livello internazionale, e negli ultimi giorni. “Il picco massimo è stato raggiunto, fino a ora, nella giornata del 23 febbraio, su entrambi i canali di ricerca, anche se in termini assoluti il numero di ricerche su Google Search è stato probabilmente più alto”, commenta Setti.
N.B. I dati Audiweb Daily, relativi alle sole property degli editori aderenti, sono disponibili entro le 72 ore successive dalla rilevazione. Ieri erano consultabili quelli aggiornati a lunedì 24 febbraio.