Il Consiglio di Amministrazione della Rai ieri ha esaminato e approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2018 illustrato dall’amministratore delegato Fabrizio Salini.
L’esercizio 2018 registra un risultato netto consolidato in pareggio (rispetto a un utile di 14 milioni di Euro nel 2017) e una posizione finanziaria netta negativa, attestata su livelli di sostenibilità, di circa 285 milioni di Euro (quasi 210 milioni di Euro nel precedente esercizio).
Da segnalare, in particolare sul fronte dei ricavi, una riduzione complessiva nell’ordine di 46 milioni di euro, cui hanno concorso i canoni, la pubblicità e, in misura più contenuta, i ricavi commerciali.
I costi, quelli esterni, a perimetro omogeneo, da un lato beneficiano di razionalizzazioni per quasi 20 milioni di euro e, dall’altro, scontano un rafforzamento selettivo dell’area digital. Quelli per il personale, sempre in termini omogenei, presentano una leggera flessione, portando la contrazione dei costi operativi a complessivi 24 milioni.
Per effetto del combinato disposto di tali andamenti, il risultato è quindi in pareggio.
In tv – si legge nella nota dell’azienda- il Gruppo Rai si conferma anche nel 2018 al vertice degli ascolti televisivi con il 36,3% sull’intera giornata e il 37,5% sul prime time. I canali Rai hanno mantenuto stabile lo share sull’intera giornata incrementando la media dei minuti visti.
Rai Play traina i risultati di traffico che dal 2016 a oggi ha aumentato le media views del 47% con quasi 530 milioni di fruizioni di clip video nell’anno e un tempo di permanenza medio sulla piattaforma di un’ora e 20 minuti.
Per quanto riguarda la radio, l’offerta Rai nel 2018 mantiene l’11% di market share.