Wavemaker intercetta il senso dell’urgenza delle aziende clienti e dei retailer tradizionali nell’approcciare l’eCommerce e costruisce, con il supporto dei risultati della ricerca proprietaria Momentum, una nuova expertise che aiuta i brand a utilizzare correttamente Amazon e a recuperare terreno rispetto ai pure player.
È il risultato di una specie di domino, scatenato dall’impatto del Black Friday 2017 che a sua volta ha fatto aumentare l’interesse nel 2018 e avviato una fortissima accelerazione già da inizio anno: una domanda, quella dei clienti, che ha indotto l’agenzia guidata dal CEO Luca Vergani a strutturare una proposta adeguata che sottolinea anche il “cambio di pelle” dell’agenzia media che vuol affrontare i big della consulenza sempre più sul loro terreno.
Ma si tratta anche di un mercato dal grandissimo potenziale, ha spiegato nel corso della presentazione ieri ad Assago Francesco Riccadonna, General Manager Wavemaker, illustrando i risultati della ricerca proprietaria Momentum realizzata su un campione di 1.200 persone che hanno effettuato un atto d’acquisto.
La penetrazione dell’eCommerce in Italia è ancora in rapido aumento – 27,4 miliardi il valore nel 2017 secondo l’Osservatorio eCommerce B2C della School of Management del Politecnico di Milano, con 17,8 milioni di acquirenti regolari e 1/3 degli acquisti che passa dal mobile – e le sue potenzialità di crescita sono date non solo da 6 milioni di acquirenti non regolari, ma anche dall’export per le aziende italiane facilitato dall’eliminazione del geo-blocking.
La ricerca – che è in qualche modo speculare a quella presentata 6 mesi fa e dedicata all’offline, ha sottolineato Julian Pratt, Chief Strategy Officer dell’agenzia – indaga come l’experience, principale driver di scelta dell’eCommerce, stia diventando centrale nell’orientare i percorsi d’acquisto, osservando da vicino 4 settori merceologici – Food & Drink, Beauty, Apparel e Consumer Electronics – il ruolo dei diversi touch point, non tutti digitali e con ampio spazio per media come TV, OOH e stampa, i fattori fondamentali nel concludere il percorso con l’acquisto, i comportamenti dei consumatori e le barriere che lo bloccano.
‘Amazon Approach’: così Wavemaker ha battezzato il suo approccio end-to-end, che coniuga la consulenza al media partendo dalla considerazione che l’eCommerce non sia solo un canale di vendita, ma una sorta di filiera parallela.
“Amazon oggi rappresenta per i clienti il peggior ‘mal di pancia’, noi li aiutiamo a usarlo sia come un marketplace sia come un media, in modo multi-dimensionale, una vetrina per il prodotto e un luogo di coinvolgimento attraverso i sociale e le recensioni”, ha spiegato Marco Magnaghi, Chief Digital Officer. Magnaghi si è soffermato in particolare su queste ultime, sottolineando il ruolo di market intelligence e assessment che sta assumendo Wavemaker attraverso monitoraggio e gestione delle recensioni e il collegamento con il programma Amazon Vine, che coltiva i recensori più attendibili come fossero influencer, permettendo di migliorare le performance di vendita del prodotto.
Grandi aspettative: sono quelle che Vergani proietta su questa proposta metodologica “perché allarga il panorama delle aziende clienti intercettabili, anche senza passare deal media, l’eCommerce è come una parola magica che apre molte porte”, ha commentato annunciano il work in progress per la costruzione di un team dedicato che potrà aiutare molte più imprese italiane, anche le PMI che più di tutte stanno sostenendo gli investimenti, ad andare all’estero gestendo tutto dall’Italia.