Obiettivo della Milano Digital Week, il programma il prossimo marzo, è fare cultura della moltitudine di tecnologie e applicazioni che trasformano la città, il lavoro e le relazioni umane
È dedicata alle potenzialità dell’intelligenza urbana la seconda edizione della Milano Digital Week che tornerà a invadere la città dal 13 al 17 marzo con una serie di eventi dedicati all’educazione, alla cultura e all’innovazione digitale. Ieri a Milano la presentazione ufficiale con la call for proposal aperta a tutta la città: fino al 23 gennaio cittadini, studenti, professionisti, addetti ai lavori, startupper, nuove forme imprenditoriali aziende e attività educative, sociali e commerciali.
Promossa dal Comune di Milano – Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici, realizzata da Cariplo Factory, IAB, Hublab e per la prima volta Meet – Centro Internazionale per la cultura digitale e il rinnovato sostegno di tutti i partner dello scorso anno, da Fastweb a Intesa Sanpaolo. Primo obiettivo della Milano Digital Week è fare cultura della moltitudine di tecnologie e applicazioni che trasformano la città, il lavoro e le relazioni umane che ne sono coinvolte.
Intelligenza Artificiale, robotica e IoT sono tra i macro-temi che saranno al centro di incontri, seminari, mostre e performance insieme alla riflessione critica sull’impatto di GAFA, la privacy e il digitale nella distruzione e creazione di lavoro, continuando in qualche modo sulla strada aperta dall’ultimo IAB Forum e in particolare con l’intervista di Ferruccio de Bortoli al professor Luciano Floridi.
Per Carlo Noseda, presidente IAB, “solo l’Europa può aprire la strada a questa riflessione sulla necessità di più etica nel digitale e Milano può fare la sua parte”, anticipando già la presenza di Ivana Bartoletti e il tema della diversity che manca, anche, all’AI.
Alfabetizzazione, apprendimento continuato e educazione sono altri macro-temi dell’evento insieme all’interpretazione e alla conoscenza del lavoro che verrà e all’internazionalizzazione: secondo la Camera di Commercio di Milano ci sono segnali confortanti come il 39% delle PMI italiane che ha fatto investimenti digitali e riscontrato un aumento dei fatturato del 62%, ma molto rimane da fare soprattutto per le aziende di dimensioni più piccole. Dinamiche che Milano si propone di affrontare come città-piattaforma perché, ha ricordato il sindaco Beppe Sala, “ha tutte le caratteristiche per innovare la cultura digitale e può farlo anche per il resto del Paese”.
La prossima Milano Digital Week, la cui architettura si basa anche i feedback dei partecipanti alla prima edizione (più di 250 sedi e oltre 400 iniziative), sarà occasione per “osservare il digital divide non dal punto di vista tecno-centrico, sollevare l’asticella e alzare la consapevolezza delle competenze che mancano e uscire dalla terz’ultima posizione in cui si trova l’Italia al terz’ultimo posto sul DESI 2017”, ha ricordato Maria Grazia Mattei, fondatrice e presidente di MEET.
Per partecipare con le proposte alla Milano Digital Week il percorso è esclusivamente digitale: c’è un sito con uno spazio per proporre un evento e un chatbot, realizzato da Giga Design Studio, che aiuta a inserire i dati e spiegare l’idea in modo semplice e intuitivo. Le candidature sono aperte fino al 23 gennaio 2019.