Certo rispetto ai due leader è ancora molto indietro quanto a quote di mercato ma ridurrà la distanza
Amazon negli Usa è diventato a tutti gli effetti il terzo polo della pubblicità. Lo rileva eMarketer sulla base della crescita vertiginosa della raccolta sulla piattaforma di ecommerce e l’ecosistema che ci gira intorno.
Quest’anno saranno 4,61 i miliardi investiti dagli inserzionisti su Amazon, pari a una quota del 4,1% sul totale investimenti digital a stelle e strisce, che la posizionano al terzo posto superando Oath e Microsoft.
Questa crescita, fa notare eMarketer, tiene conto dei cambiamenti apportati recentemente da Amazon alla propria offerta pubblicitaria per semplificarla: questi dovrebbero infatti far accelerare la crescita dal 10% al 12% in più rispetto a quanto preventivato.
Certo la distanza da colmare con Facebook e Google – che insieme valgono il 57,7% dell’intera spesa digital, Facebook con una quota del 20,6% e Google leader con il 37,1% – è ancora lunga, ma si ridurrà via via. Dopo l’accelerata del 2018, la crescita stimata sarà superiore al 50% anno su anno fino al 2020, quando Amazon potrebbe innalzare la propria quota di mercato al 7%. Secondo la sigla di market intelligence a rimetterci sarà soprattutto Google, che rispetto ad adesso si ritroverà con una quota del 35,1% mentre Facebook crescerà ancora, ma poco, arrivando al 20,8%.
Anche se il duopolio rimarrà abbondantemente solido, Amazon ha le carte in regola per diventare una potenza anche nel settore della pubblicità: non solo vendendo impression ma entrando a far parte dei meccanismi di compravendita della pubblicità online in modo più ampio.