Il magazine avrà 127 pagine di pubblicità. Il numero successivo uscirà ad ottobre
A 50 anni dalla prima uscita, L’Uomo Vogue torna in edicola con una formula completamente rinnovata martedì 12 giugno, giorno di apertura di Pitti Immagine Uomo, che festeggia il compleanno con un party a Firenze.
Il magazine Condé Nast, che verrà distribuito principalmente con Vogue Italia, sarà composto da quattro grandi sezioni.
Nella prima, Culture, si ricordano 50 anni di storia attraverso le immagini più iconiche; i più rilevanti critici internazionali disegnano il futuro del menswear; profili d’autore sono dedicati ai cinque direttori creativi di fresca nomina: Riccardo Tisci, Hedi Slimane, Kim Jones, Virgil Abloh e Kris Van Assche; scrittori e esperti di fotografia disegnano un ritratto dell’uomo contemporaneo; icone di stile raccontano icone di stile.
La seconda sezione, Fashion, è un lungo, ininterrotto flusso di immagini di moda. Per il primo numero, la scelta è stata di chiedere a cinque fotografe donna di dare una loro interpretazione di cinque categorie dello stile maschile, e allo stesso tempo di rileggere – reinterpretandoli – i cinque decenni di vita de l’Uomo Vogue. Collier Schorr, Brigitte Lacombe, Annemarieke van Drimmelen, Julia Hetta e Arielle Bobb-Willis hanno quindi ritratto personaggi noti (Pharrell Williams), modelli, real people: cinque visioni molto diverse, eppure complementari, di eleganza maschile.
Per la terza parte, Objects, la redazione ha lavorato a un’approfondita ricerca di capi di abbigliamento, accessori, oggetti del desiderio maschile. Si vede in pagina quindi di una ricca selezione di prodotto, fotografata e commentata dagli editors de l’Uomo Vogue.
Infine Affairs affronta i temi dello stile maschile dal punto di vista del business: analisi, interviste, commenti, una selezione delle opinioni più significative della stampa internazionale.
I testi – firmati, tra gli altri, da insider della moda come Carlo Capasa, Vanessa Friedman e Suzy Menkes, da designer come Olivier Roustaing, Marcelo Burlon e Stephen Jones, da scrittori come Ivan Cotroneo, Diego De Silva, Marcello Fois, Marco Missiroli e Francesco Piccolo, da fotografi come Mert Alas e Paolo Roversi, ma anche da un’icona maschile come David Beckham – sono pubblicati in inglese e in italiano, perché L’Uomo Vogue si rivolge da sempre a una audience globale.
«Oggi L’Uomo Vogue», dice il direttore Emanuele Farneti, «comincia un nuovo capitolo di una storia editoriale che in 50 anni ha raccontato, attraverso la lente d’osservazione della moda, le evoluzioni del costume. Non esiste un solo tipo di uomo: per questo il giornale, attraverso la sua struttura ricca e la molteplicità di punti di vista, sarà aperto, inclusivo, plurale».
Eccellente la risposta del mercato: questo fascicolo ha una foliazione pubblicitaria di 127 pagine. Il numero successivo uscirà in ottobre.
Proseguiranno ovviamente le attività digitali del brand, su Instagram attraverso i contenuti foto e video del profilo @luomovogue, e su Internet attraverso news e approfondimenti all’interno di Vogue.it, sito dove del resto l’audience maschile supera il 20% del totale.