Intervista a Pepe Moder, global digital marketing director di Pirelli, che – appena tornato da Austin – ci ha raccontato i concetti e le novità più interessanti per le aziende. Dalla social tv alla navigazione su mobile, storytelling e internet delle cose
Un sorta di Woodstock della tecnologia, dalla quale emergono macro-fenomeni sui quali non si può chiudere gli occhi. Così Pepe Moder, Global Digital Marketing Director di Pirelli, al suo ritorno da Austin definisce il SXSW, di cui ha seguito l’aspetto dedicato alle conferenze e alla formazione piuttosto che il versante hardware e la caccia alla start-up del momento.
SOCIAL TV E PUBBLICITA’. «La fruizione della tv si sta frammentando in molteplici mezzi, tempi e luoghi. A esempio Univision.com, il network di informazione e intrattenimento in lingua spagnola, ha comunicato che il 90% della sua fruizione avviene in live viewing: un risultato eclatante (dalla conferenza ‘Death of the Couch Potato: The Future of Social TV’). E mentre guarda la tv, la gente partecipa twittando o attraverso commenti su Facebook, acquistando un potere prima mai avuto. Attraverso i social media che permettono di interagire con lo show, la produzione segue le tematiche citate nei flussi dei tweet , arrivando a modificare personaggi e trama a seconda del gradimento. E questo suggerisce anche un’evoluzione per la pubblicità, che necessariamente si frammenta accanto alla frammentazione del mezzo. Questa tendenza va di pari passo con il principio della produzione di contenuti che rappresentino un valore per il pubblico, prima che per l’azienda: il messaggio da autoreferenziale, proprio dei mezzi broadcast si plasma sui bisogni delle persone. Analizzando invece il comportamento degli spettatori partendo dai social media, selezionando non per analytics ma per behavioural analytics, potremmo finalmente offrire messaggi che per ognuno siano rilevanti. Come? Analizzando i like di Facebook. Capaci di predire con una certa sicurezza personalità, passioni, abitudini di una persona come spiega la ricerca ‘Private traits and attributes are predictable from digital records of human behavior’ dell’Università di Cambridge»
NAVIGAZIONE DA MOBILE «Prepotente è la riaffermazione del responsive design, come sottolineato da Pete Cashmore CEO di Mashable che da settembre ha rilasciato la nuova versione dei sito in modalità responsive. Con l’aumento significativo e costante dell’utilizzo in modalità mobile di contenuti digitali (oggi 15% del traffico) diventa fondamentale pensarli ab origine per essere distribuiti su una molteplicità di strumenti».
STORYTELLING «Le aziende devono raccontare storie che siano interessanti per i loro clienti. Nell’incontro ‘Physical Products & the New Distribution Model’ il marchio di sportswear Outlier ha spiegato come abbia iniziato a costruire storie intorno al prodotto, ad esempio sul sito facendo indossare i capi da persone mentre queste li stanno utilizzando, ossia “in azione” invece che da manichini o modelli in posa»
INTERNET OF THINGS «Oggetti di uso comune connessi alla rete, dalla macchina del caffè che programmo con il telefono. Una tendenza sempre più evidente, che anche noi in Pirelli abbiamo studiato con il progetto Cyber Tyre, uno pneumatico che comunica a chi sta al volante grado di usura, manutenzione ecc».
SOCIAL JOURNALISM «Da ‘Is It Social Media or Is It Journalism?’ cosa vuol dire fare social journalism. Non ‘dare le notizie in pasto’ al lettore sui social media, bensì confezionare un semilavorato verificato, basato sulla notizia e lasciare che le persone possano arricchirla con il contributo di altre voci ed esperienze che vengono dai network».
STAMPANTI 3D «E’ stata la novità dell’anno, ma come tecnologia consumer diventerà interessante tra almeno 5 anni quando potrà mixare i materiali».
