Secondo le ultime analisi della società di market intelligence IWSR, la moderazione nel bere non è più solo un fenomeno di nicchia ed è ormai radicata nel mercato degli alcolici.
C’è un’evidente polarizzazione nel ritorno ai consumi fuori casa. Il consumo a casa è un evidente segno di ricerca del risparmio a fronte dell’aumentato costo della vita, qui però ci si possono permettere alcolici premium
La società di market intelligence ISWR per il 2023 prevede una crescita a volume tra l’1 e il 2%, dopo i cali che hanno contraddistinto il consumo globale di birra fino al 2021
In soccorso del vino ci sono l’influenza positiva dell’ecommerce, che continuerà a crescere, la premiumisation dei consumi e la nuova offerta di vini alternativi a basso tasso di alcol.
Il piacere della moderazione, che ha preso piede tra i consumatori e viene assecondato con sempre più numerosi lanci di bevande zero alcol, viene coltivato in mercati piccoli e dinamici.
Metà dei lanci di nuovi prodotti ready-to-drink ha un tasso alcolico superiore al 5%, si appoggia a spunti di sostenibilità e punta su concetti premium