Le stime di differenti osservatori lanciano un segnale d’allarme: man mano che cresce l’investimento pubblicitario destinato alle piattaforme di streaming video, crescono anche le richieste fraudolente.
Digiday ha raccolto 4 evidenze tratte da ricerche di InSkin Media, Teads e Lumen che sembrano mostrare agli editori premium la luce in fondo al tunnel.