Liquid Factory e Banca Popolare di Sondrio vanno a caccia di start-up da insediare in Valtellina

Dalla Silicon Valley alla Valtellina: Liquid Factory, start-up studio creato da Fabrizio Capobianco al suo ritorno in Italia dopo oltre vent’anni negli Stati Uniti e altri professionisti, ha avviato in collaborazione con la Banca Popolare di Sondrio una selezione di start-up da insediare in Valtellina.

L’iniziativa si propone di attrarre talenti, italiani ed europei, non solo con la dote di 200mila euro per ogni idea selezionata e la connessione diretta con i maggiori acceleratori californiani, ma anche con un contesto di alta qualità della vita nel territorio alpino.

Secondo uno studio di EY, infatti, il 57% della Gen Z è alla ricerca di un ambiente di lavoro in grado di dare la flessibilità necessaria per coltivare interessi e progetti personali.

Dunque, l’appeal dell’iniziativa punta anche sul territorio e la sua godibilità: la prima selezione è stata aperta da poco per la ricerca di quattro persone che parteciperanno a un programma di Entrepreneurship in Residence per dare forma ai propri progetti e farli crescere nella Silicon Valley.

“Il nostro obiettivo, grazie anche al nostro partner Banca Popolare di Sondrio, è creare un vivaio di eccellenza tecnologica in Italia, rivolto in particolare a laureandi e neolaureati di tutta Europa e in generale a tutti coloro che vogliono sviluppare un proprio progetto finalizzato a oltrepassare i confini nazionali”, ha dichiarato Capobianco, felicemente rientrato da dove era partito.

Quanto alla partecipazione della Popolare di Sondrio, l’obiettivo è “un ecosistema virtuoso che coinvolga la comunità, gli istituti universitari, fino al mondo degli investitori, superando i confini geografici con la potenza delle idee”, ha spiegato il direttore generale Mario Alberto Pedranzini.

Liquid Factory e Banca Popolare di Sondrio vanno a caccia di start-up da insediare in Valtellina ultima modifica: 2024-09-19T11:21:38+02:00 da Redazione

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