‘‘Più big idea e meno piani editoriali day by day’’L’invito di Valentina Salaro (Armando Testa) da Cannes

Valentina Salaro, giurata nella categoria Social and Influencer Lions, invita a una maggiore progettualità delle campagne da parte delle aziende e a non considerare, come succede ancora troppo spesso nel nostro Paese, lo strumento un mezzo secondario

Un lavoro faticoso di giorni non solo focalizzato sul giudizio qualitativo delle campagne, ma anche su un’analisi della pertinenza e della reale efficacia ‘dichiarata’ al momento dell’iscrizione.

Valentina Salaro, head of content & social di Armando Testa, ha appena concluso la maratona da giurata e condivide alcune riflessioni.

«Abbiamo fatto un grande lavoro di controllo sui dati effettivi che queste campagne hanno generato – ha detto la creativa giunta in A. Testa a gennaio e proveniente da LePub – perché il fake o la campagna gonfiata sono sempre dietro l’angolo. Poi siamo stati attenti a premiare le campagne nate o comunque sviluppate sui social e che non fossero appendici».

«In Italia serve una maggiore spinta verso una visione più centrata strategicamente su questo mezzo. Troppe volte il social viene considerato un ‘di cui’ inevitabile da aggiungere alla campagna. I brand devono essere i primi a spingere con maggiore coraggio a creare delle big idea e non solo piani editoriali day by day. Occorre creare un positioning avendo ben chiaro cosa si vuole trasmettere. Di esempi bellissimi ne abbiamo visti tanti qui a Cannes».

A partire dal Grand Prix con il marchio di prodotti per la cura della pelle CeraVe che ha promosso uno scherzo diffondendo il rumor per cui il brand sarebbe stato sviluppato dall’attore Michael Cera. Oltre 450 influencer hanno lavorato per alimentare la voce, diffusa fino al termine dell’operazione con un video durante il Super Bowl per un totale di 9 miliardi di impression. «La cosa divertente è che hanno reso protagonista di una campagna eccellente un prodotto davvero poco sexy».

Tre la altre campagne citate da Salaro c’è anche l’oro Tide ‘Gonna need more Tide’ «Partendo da un’azione di social listening sono riusciti a ribaltare una situazione negativa in una positiva. L’azienda ha registrato le proteste dei consumatori, a causa di un aumento della grandezza delle pastiglie del detersivo, e ha generato un’operazione divertente con video di gente che si sporca stimolando in modo considerevole conversazioni e vendite».

Altra campagna citata è l’argento Brlo, brand minore di birra che grazie a una parodia di un brand celebre come Calvin Klein e della sua campagna con l’attore Jeremy Allen è diventato celebre in oltre 56 Paesi nel mondo. Un esempio di come si possa sviluppare azioni di successo senza grandi budget».

‘‘Più big idea e meno piani editoriali day by day’’L’invito di Valentina Salaro (Armando Testa) da Cannes ultima modifica: 2024-06-20T08:11:41+02:00 da Redazione

Tags:

Related posts