Iscritta da 72andSunny, è stata assegnata a Fabrica, e quindi all’Italia, a cui si deve la paternità dell’idea
La campagna aveva fatto arrabbiare molti, in prima linea il Vaticano che aveva fatto ritirare il soggetto che raffigurava il Papa baciare l’Imam del Cairo (così mandando ovviamente alle stelle la sua popolarità a livello internazionale). Poco male, visto che i tre soggetti rimanenti della campagna di Benetton ‘Unhate’ si sono aggiudicati il Grand Prix per la stampa al festival di Cannes. Grand Prix ufficialmente assegnato all’Italia, nonostante i tre soggetti della campagna fossero stati iscritti dall’agenzia olandese 72andSunny Amsterdam che aveva collaborato alla realizzazione insieme a Fabrica, alla quale – dopo una lunga discussione nella giuria – è stato riconosciuto il ruolo predominante in fase di ideazione. La creatività mostra i leader politici globali baciarsi, abbinati a coppie in base alle frizioni che li oppongono nello scacchiere geopolitico: Barack Obama e il presidente venezuelano Hugo Chavez; Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, il presidente della Palestina Mahmoud Abbas e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. “Un messaggio forte, che supera i confini di nazionalità e fede religiosa e promuove un messaggio di tolleranza stimolando il dibattito nel mondo” è stata la motivazione che hanno espresso i giurati. La campagna Unhate è stata lanciata a novembre e oltre ai soggetti su stampa e affissione ha previsto una serie di iniziative focalizzate inforno al tema del bacio, simbolo universale di amore e riconciliazione, coordinate dalla Fondazione Unhate.
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La curiosità:
Il Grand Prix arriva a 20 anni esatti dall’ultimo vinto dall’Italia nella categoria Press & Poster nel 1992: era la campagna Levi’s di McCann Erickson Milano.