Una campagna collettiva per la salvaguardia dell’ambiente, che vede Mars Australia come capofila ma coinvolge 7 grandi aziende e oltre 50 brand, si è aggiudicata il Grand Prix Sustainable Development Goals, il premio alle campagne orientate al raggiungimento dei 17 obiettivi delle Nazioni Unite entro il 2030.
Si tratta di ‘The Lion’s Share’, ideata da Clemenger Bbdo Melbourne e Finch Melbourne.
La campagna nasce dalla constatazione che il 20% di tutte le pubblicità rappresentano animali, per almeno 118 miliardi di dollari, ma nella realtà la sopravvivenza di questi è a rischio. L’idea è stata dunque di coinvolgere tutte quelle aziende che raffigurano nelle loro campagne leoni, tigri, oranghi ma anche, come no, gattini, chiedendo loro di donare alla causa di The Lion’s Share lo 0,5% del loro investimento media.
Il denaro – 16 i milioni di dollari fin ora raccolti – viene quindi usato dall’agenzia dello sviluppo delle Nazioni Unite per finanziare progetti di protezione dell’ambiente, degli habitat naturali e della fauna: ad esempio a Sumatra sono stati comprati 260mila ettari di foresta pluviale, in 13 paesi del Sud America sono state condotte operazioni per combattere la caccia al giaguaro, nel Pacifico occidentale sono stati rigenerati 5,7 milioni di km2 di barriera corallina, in Mozambico sono stati digitalizzati tutti gli strumenti dei ranger per facilitare la lotta al bracconaggio degli elefanti.
David Droga, fondatore e Creative Chairman di Droga5 ha dichiarato come presidente di giuria «Solitamente, da creativi, diciamo che ci sarebbe piaciuto fare noi le campagne belle create da altri. Vedendo queste campagne per gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ci è venuto dal cuore rallegrarci che altri le avessero ideate. La nostra industry, brand e creativi, deve essere consapevole del potere che ha di cambiare le cose: ‘The Lion’s Share’ è un programma ispirato e finanziato da grandi brand, sostenuto e messo insieme da un incredibile collettivo creativo. Non hanno fatto solo un bel film su cosa gli sarebbe piaciuto fare, ma hanno messo in piedi realmente un programma sostenibile che ha già iniziato a dare risultati».
Purtroppo non ce l’ha fatta l’unica campagna italiana entrata nella shortlist degli SDG Lions: era ‘Linkmetoo’, campagna di McCann Milano volta a creare maggior consapevolezza rispetto alla possibilità di integrare le persone con disabilità e favorire la loro occupazione, realizzata dalla onlus Asitoi, Associazione Italiana Osteogenesi Imperfetta.