Italia assente in Media, Design e Product Design. I Grand Prix vanno in USA, Colombia e Tailandia

Nella categoria media tutto, o quasi, gira intorno ai dati, spiega Graziana Pasqualotto, Managing Director di OMD Italy, giurato online che ha visionato 400 lavori. Per Gregory Polletta, founder di iGnitiate e giurato nella categoria Product Design, l’assenza dell’Italia da Design e Product Design rischia di diventare imbarazzante

Al netto della fatica improba di giudicare 400 lavori online, Graziana Pasqualotto, Managing Director di OMD Italy, considera l’esperienza “stimolante, anche se certe volte fa rabbia vedere lavori che avremmo potuto fare anche noi”. I trend forti di quest’anno, dice, sono il non profit – “vero che è più facile lavorare per qualcuno che non deve vendere un prodotto, per quanto importante sia il suo scopo” – e i dati.

“Una cosa che sta cambiando tantissimo è l’uso dei dati, tantissimi i lavori iscritti centrati sui dati, anche se spesso di trattava semplicemente di ‘numeri’ e non tutti erano coerenti con la categoria, ma comunque riflette le mutazioni che sta affrontando il nostro lavoro quotidiano”, aggiunge.

Quanto all’assenza di premi per i lavori italiani – nonostante le 8 nomination – Pasqualotto la ascrive alla poca cultura dei premi nel comparto media italiano, al contrario di quello creativo, una massa critica da peso piuma e la difficoltà di lavorare su temi veramente globali, perché restano in mano agli headquarter internazionali.

Il GP della giuria presieduta da Mike Cooper, Worldwide CEO di PHD, è andato a jet.com, il retailer online acquisito da Walmart nel 2016 per 3 miliardi di dollari, per la capacità di mettere insieme creatività, dati, media e risultati.

In generale, i lavori premiati riflettono i trend di oggi, ha detto Cooper: campagne sempre più integrate tra mezzi, canali e tecniche, gaming, machine learning, genere (tantissimi), fake news, brand safety, politica, tutto quello che ha a che fare con la realtà. In lizza altre 3 campagne, compresa l’onnipresente #Fearless Girl a cui sono andati altri due ori.

NEL DESIGN L’ASSENZA DELL’ITALIA E’ IMBARAZZANTE

Design e Product design hanno premiato con i rispettivi GP un lavoro tailandese – ed è la prima volta – e uno colombiano. “Semplice, intelligente, utile: cosa si può volere di più da un progetto?”.

Così Sandra Planeta, Founder & Creative Director di Planeta Design, ha motivato il premio a Unusual Field, campi di calcio di strane forme realizzati da una società immobiliare recuperando cortili e aree abbandonate coperte da rifiuti per permettere a bambini e giovani di giocare in spazi quanto meno puliti, se non del tutto regolamentari.

Ancora aiuto a persone svantaggiate al centro del lavoro Payphone Bank che ha convinto la giuria presieduta da Ruth Berktold, fondatrice di Yes Architecture: la conversione di telefoni pubblici in punti dove gli 8 milioni di colombiani più svantaggiati possono accedere, assistiti dall’AI, per cercare un’integrazione in un sistema finanziario che li ha rifiutati perché non redditizi.

Nonostante 3 nomination, l’Italia non ha ottenuto alcun premio e la scarsità di lavori iscritti dal nostro paese è apparsa alquanto imbarazzante a Gregory Polletta, in giuria Product Design, considerato che per il resto del mondo l’Italia è “the place to go” in fatto di design.

 

 

Italia assente in Media, Design e Product Design. I Grand Prix vanno in USA, Colombia e Tailandia ultima modifica: 2017-06-22T09:27:20+02:00 da Redazione

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