Dai bot per informarsi senza incappare in bufale a una versione Google che riconosce se l’utente è un bambino e gli risponde adeguatamente, da un sistema che permette ai muti di esprimersi usando lo smartphone allo spazzolino da denti che monitora lo stato di salute complessivo dell’indirizzo per finire con le cuffie audio che ti leggono nel pensiero
Sono i progetti che hanno vinto la 12a edizione dei Future Lions, il concorso per studenti lanciato da Akqa con l’invito a lasciare spazio libero all’immaginazione e inventare concept e servizi per brand reali che utilizzano gli ultimi ritrovati della tecnologia. Quest’anno hanno partecipato 2100 studenti da 64 paesi, record di sempre.
Ask the Candidates per CNN
Per la CNN il team formato da Yeon Sang Yoon e Jin Sug Park della School of Visual Arts (Usa) hanno ideato il sito Ask The Candidates. Qui vengono aggregati articoli, informazioni, video verificati sui candidati alle elezioni e gli utenti, tramite bot di intelligenza artificiale, potranno interagire con i candidati a loro scelta con una video chat.
BeHeard per Vocal ID
Per Vocal ID Daniel Criado Zilch, Luis Camacho Cabo e Pablo Criado Martínez della Miami Ad School Madrid hanno ideato BeHeard, smartphone app che attraverso varie tecnologie come riconoscimento facciale e un’ interfaccia per dialoghi silenziosi permette di dare voce a chi è muto.
Google Assistant Kids
Per Google Home il team di Min Young Park, Jisoo Hong e Ji Hoon Kim della School of Visual Arts (Usa) ha ideato Google Assistant Kids. Si tratta di un applicativo smart che quando riconosce di avere a che fare con bambini, per il tipo di domande poste e per il modo di parlare, dà loro risposte adeguate alla loro età.
MediBrush per Kolibee
Per il brand Kolibree invece Gabriela van der Linden e Aleksandr Bobrov della Miami Ad School Europe hanno ideato MediBrush. È uno spazzolino da denti smart che nel giro di 2 minuti analizza i batteri che ci sono in bocca ed effettua un check up che può rivelare varie patologie, connesse non solo allo stato della bocca.
BoseNeuro 35 per Bose
Per Bose infine Stanley Hines Jr., Xia Du e Limah Taeb del VCU Brandcenter (Usa) hanno ideato BoseNeuro 35, cuffie ispirate alle neuroscienze capaci di ricevere comandi mentali. I sensori analizzano le onde cerebrali e compongono playlist coerenti con l’umore, aiutando l’utente a migliorare performance e produttività.