Una selezione ad altissimo impatto quella degli Entertainment Lions, Entertainment Lions for Music ed Entertainment Lions for Sports, tra attivismo sociale, gestione del rischio, storie mai narrate
Entertainment Lions
Il branded entertainment è ormai uno strumento più che consolidato nella comunicazione di marca e il senso di un premio come gli Entertainment Lions è di riconoscere le manifestazioni non solo eccellenti, ma anche quelle meno scontate. E’ il caso del lungometraggio ‘5B’ di Johnson & Johnson che racconta la storia degli infermieri che nel Reparto 5B del San Francisco General Hospital curarono nel 1983 la prima ondata di malati di Aids. Nota bene, il brand non appare mai se non come sponsor della produzione.
«E’ il miglior esempio di marketing non interruttivo, capace di convincere le persone a spendere tempo e denaro per fruire questo contenuto – spiega Scott Donaton Global Chief Creative & Content Officer, Digitas -. ‘5b’ è un film di 90 minuti che trasmette compassione, la profondità delle connessioni umane e impegna il brand in modo autentico su un problema globale. Cambia anche la percezione di Johnson&Johnson, solitamente collegata al momento della nascita, che attraverso il film viene associata al mondo della medicina professionale e all’assistenza dei malati terminali. E’ anche un progetto unico, che è andato a recuperare storie mai raccontate e che altrimenti sarebbero andate perse. Lo abbiamo scelto anche per questo, come stimolo agli altri brand a raccontare le loro storie uniche». 5B’ è stato diretto da Dan Krauss e prodotto da Saville Productions.
Entertainment Lions for Sports
“Abbiamo voluto stabilire un benchmark del rischio che un brand può correre”. Un rischio che per sua natura non è facile decidere di sobbarcarsi, ma che può far esplodere quella che possiamo definire con una certa sicurezza la campagna di marketing dell’anno. Così Steve Stoute, Chief Executive Officer dell’agenzia Translation e presidente della prima giuria Entertainment Lions for Sports, ha definito la campagna Nike ‘Dream Crazy’ di Wieden+Kennedy, vincitrice del Grand Prix (il secondo, dopo quello Outdoor).
«Essendo la categoria alla sua prima edizione, la nostra è stata un’esperienza formativa. Lo sport è un microcosmo della vita, così abbiamo visto discipline raccontate sotto prospettive inedite, come le vite e le personalità degli atleti nei loro diversi aspetti. Abbiamo visto così tanti lavori, e tanti, almeno una 50na, di ottimo livello. Volevamo dimostrare l’eccellenza creativa, alzare più che potevamo la posta. E Nike ci è parsa la campagna nella quale, più di tutte, il concetto di rischio, il testimonial Colin Kaepernick, la comunicazione aderivano perfettamente all’essenza del brand Nike».
Entertainment Lions for Music
Due i Grand Prix degli Entertainment Lions for Music che, attraverso modalità e linguaggi completamente diversi, raccontano la stessa cosa: la lotta contro il razzismo istituzionalizzato. Quel razzismo, per intenderci, talmente introiettato nella società attraverso, ad esempio, gli stereotipi che spesso nemmeno ci si fa caso. E’ questo il caso di ‘Bluesman’, video di 8 minuti creato da AKQA São Paulo per il rapper brasiliano Baco Exu do Blues, che affronta il razzismo inconscio nella società attraverso la figura di un nero che corre, resa immediatamente sospetta dallo stereotipo, e reinterpretazioni visuali dell’ineguaglianza e dettagli provocatori.
Essendo la giuria divisa in uguale misura, è stato assegnato un Grand Prix al celebre ‘This is America’ di Childish Gambino, video dall’incredibile potenza evocativa che passa improvvisamente, senza soluzione di continuità, dall’irrisione degli stereotipi musicali ‘black’ alla violenza razziale più efferata.
«Il concetto chiave che abbiamo voluto evidenziare attraverso i leoni assegnati è che la musica più diventare realmente la voce delle persone. E’ musica fatta da persone, per le persone, per le cause più diverse: dall’empowerment femminile alla violenza sulle donne, dal razzismo al bullismo online – commenta la presidente di giuria Paulette Long OBE, produttrice e consulente musicale -. Questa selezione è uno statement di quello che siamo in grado di fare, per fare la differenza in modo positivo».
Secondo la presidente, ‘Bluesman’ lo fa in modo artistico e ricercato, ‘This is America’ in modo brillante e insieme disturbante, creando un vero shock nello spettatore.