Phd Italia ha fatto un deep dive nella ricerca ‘Stranger Skills’ presentata nel maggio scorso per sollecitare la riflessione sul ruolo delle aziende nella formazione continua dei dipendenti in vista di una più massiccia l’introduzione dell’intelligenza artificiale nel mercato del lavoro.
Secondo la ricerca, per il 30% degli intervistati l’IA sarà la principale tecnologia implementata all’interno delle aziende e molti temono di essere tagliati fuori dalla prossima rivoluzione tecnologica. Il 72% ritiene che tocchi alle aziende prevedere l’aggiornamento professionale perché l’IA favorirà la nascita di nuove professionalità, per esempio nel marketing dove molte aziende stanno cercando esperti capaci di utilizzare l’IA per migliorare le strategie pubblicitarie.
“Esiste una nuova generazione di professionisti del marketing che riflette l’evoluzione verso la digitalizzazione. Sono figure professionali già presenti sul mercato che si sposteranno progressivamente verso un’area di tipo consulenziale”, spiega Lorenzo Moltrasio, Managing Director Phd Italia.
Tra le nuove figure professionali emerse dalla ricerca, quella del Conversational AI Developer che utilizza la tecnologia per creare annunci pubblicitari interattivi, che gli utenti che possono interrompere per parlare direttamente con uno dei personaggi dello spot, fare domande sul prodotto/servizio e acquistarlo direttamente.
Dalla ricerca è emersa anche una forte domanda di creatività, che per 2 persone su 3 resterà un’esigenza fondamentale.