In Italia il business di Publicis Groupe rimbalza del 36,9% nel secondo trimestre e del 28,2% nei primi sei mesi dell’anno
Publicis Groupe ha presentato i risultati del secondo trimestre 2021 che godono del rimbalzo nei confronti dello stesso periodo dello scorso anno, il peggiore per l’economia a causa del diffondersi della pandemia. La crescita organica nel 2Q è di +17,1%, che supera e compensa il calo registrato un anno fa del -13%. I ricavi netti sono di 2,53 miliardi di euro, il 10,7% in più rispetto al 2020 in cui erano pari a 2,29 miliardi. In particolare ha accelerato l’Europa con un balzo del 23%, seguita da Usa a +15,2%, con Epsilon a +31,1% e Publicis Sapient a +27%, e Asia con +13,6%. Anche nel confronto con il 2019 Usa e Asia registrano una crescita organica del 7%.
L’Italia registra un rimbalzo del 36,9%, più pronunciato rispetto alla Francia (+30,6%), Uk (+10%) e Germania (+9,6%)
Nei 6 mesi la crescita organica è del 9,7% rispetto al calo di un anno fa del -8% e tutte le regioni hanno registrato una crescita organica positiva. I ricavi netti sono 4,93 miliardi di euro, +3,3% rispetto a un anno fa, grazie alla crescita del secondo trimestre. Anche in questo caso l’Italia registra un bel balzo in avanti del +28,2%.
Arthur Sadoun, Chairman e CEO di Publicis Groupe, ha dichiarato «Non solo abbiamo recuperato completamente i ricavi persi nel 2020, ma tutti i nostri KPI nel primo semestre hanno superato i livelli del 2019. Inoltre, abbiamo ancora una volta raggiunto il primo posto nella classifica del new business, grazie a una serie di vittorie. Per i prossimi sei mesi, la nostra capacità di ottenere una parte sproporzionata degli investimenti dei nostri clienti in dati e tecnologia ci mette nelle condizioni di aggiornare la nostra stima per il 2021. Ora prevediamo di recuperare totalmente ai livelli pre-pandemia, un anno in anticipo rispetto alle nostre aspettative iniziali, con una crescita organica dell’intero anno del 7%, un pieno recupero nel secondo semestre e un margine operativo del 17%, a condizione che non vi siano importanti peggioramenti nella situazione sanitaria globale».
