Luigi Accordino, head of strategy di Y&R Italia, spiega l’importanza di questo tool
Y&R Italia presenta oggi a Milano il BrandAsset Valuator, che identifica le marche italiane più capaci di accrescere l’influenza del Bel Paese all’estero e i fattori di immagine dietro al loro successo globale.
Luigi Accordino, Head of Strategy dell’agernzia, spiega l’importanza di questo strumento: «Oggi tutte le agenzie pubblicitarie sono ossessionate dai cosiddetti Big Data, dai tool di sentiment, dall’analisi delle conversazioni, tutte dimensioni fondamentali per massimizzare l’efficacia della comunicazione. Ma allo stesso tempo, tutte dimensioni che hanno a che vedere col Real Time. Questo significa che oggi, con certi tool, è possibile capire la reazione immediata dei consumatori ad un atto di comunicazione o experience di un brand, ma è praticamente impossibile capire cosa è destinato a sedimentarsi su un brand, in che modo la percezione di un brand si evolverà nel lungo periodo a motivo di un’attività contingente. Il BAV consente di capire in modo veloce e altamente preciso qual è il punto di partenza di un brand, in termini di identità, immagine, valori, associazioni, tratti forti delle personalità, e soprattutto consente di fissare un preciso punto di arrivo di medio-lungo periodo nelle medesime dimensioni per poi rilevarlo e fare delle verifiche».
Il BAV può far concorrenza ai più moderni tool, magari digital, utilizzati dalle agenzie contemporanee?
«Assolutamente no. E non è questa la logica. Semmai il BAV si sta evolvendo, incorporando nuovi strumenti e processi di lavoro. Il BAV e i tool che lavorano nella dimensione del Real Time sono perfettamente complementari, ed è proprio dalla loro unione che viene fuori il valore aggiunto unico di un’agenzia come Y&R oggi. Quello che io immagino, di qui all’anno prossimo, è di creare una sorta di TOTAL BAV che consenta a Y&R di inserirsi in un tempo T1 di un brand, stabilire un punto d’arrivo dello stesso brand in un tempo T2 nel quale ci si avvarrà di una seconda rilevazione, e di monitorare – tra T1 e T2 – costantemente come e quanto i consumatori vivono il brand, ne parlano, lo condividono, per inserirsi con eventuali correzioni di rotta che garantiscano l’obiettivo a cui si tende in termini di immagine e posizionamento».
Cosa dobbiamo aspettarci dalla conferenza stampa di oggi?
«John Gerzema, il guru internazionale di BAV Consulting, ci racconterà di una ricerca in grado di classificare i Brand-Paese nel mondo e farà un approfondimento sul brand Italia.»