Chiusa la ‘vecchia’ APP da diversi anni, una decina di case di produzione rilancia un’organismo associativo. Ad anticiparlo è Karim Bartoletti, partner ed executive producer di Indiana Production
Sta per rinascere un’associazione che riunisce le case di produzione. Non si chiamerà più APP, la sigla che le rappresentava in passato e ormai chiusa da diversi anni, ma CPA (Case di Produzione Associate) e alla partenza conterà su una decina di strutture.
Ad anticipare la nascita della nuova associazione – che verrà annunciata ufficialmente nel mese di aprile – è Karim Bartoletti, partner ed executive producer di Indiana Production (che ne farà parte). «Questa associazione nasce dalla volontà delle case di produzione di tornare a riunirsi – spiega Bartoletti -. Il momento ‘storico’ è anche giusto, l’ADCI ha appena eletto nuovo consiglio e presidente, e a dicembre toccherà ad Assocom».
CPA partirà in sordina, anche per vedere la risposta del mercato, su alcuni punti di convergenza tra le diverse strutture e con un consiglio direttivo ad interim, che poi eleggerà un presidente. «La base di partenza – prosegue Bartoletti – è la consapevolezza che il ruolo delle case di produzione è cambiato parecchio negli ultimi anni. Non siamo più solo esecutori ma veniamo coinvolti sempre più nell’intero processo, anche se l’80% del nostro business viene ancora da progetti ‘tradizionali’. In futuro una casa di produzione saprà prevedere sempre meno da dove arriverà il lavoro. Per questo è necessario un’associazione che sappia far rispettare il nostro ruolo e fornire anche delle minime regole, come ad esempio sulle gare».
Obiettivi e programmi saranno specificati con il lancio ufficiale previsto il prossimo mese.
