Il gruppo Tbwa|Italia lancia la content factory a servizio completo. Alla guida Nicola Lampugnani, che resta anche chief creative officer dell’agenzia, insieme a Cristina Mazzocca, che a marzo l’ha raggiunto da Discovery, con il ruolo di creative production senior manager
Il Gruppo Tbwa\Italia arricchisce l’offerta con Bolt, sigla del network già attiva in altri paesi dedicata alla creazione di contenuti. A guidare la divisione come a.d. è Nicola Lampugnani insieme alla head of video and content production Cristina Mazzocca, entrata in Tbwa a marzo e come Lampugnani proveniente da Discovery, dove ricopriva il ruolo di creative production senior manager.
«Bolt è uno dei motivi che mi ha spinto a tornare in Tbwa – ha detto Lampugnani -. E’ una content factory a servizio completo che si concentra sulla creazione di contenuti di qualità ed è in grado di fornire strategia, screen writing, motion graphic design, editing. Vuole essere un luogo di sperimentazione, un collettivo aperto a qualunque professionalità».
Con un posizionamento come “content playground”, e proponendosi sul mercato anche autonomamente rispetto a Tbwa, vuole rispondere a ogni tipo di brief e di budget occupandosi anche di pre e post produzione, design e animazione, fotografia, music editing&sound design, live video&event coverage, casting&talent.
«Ma – ci tiene a precisare Lampugnani – non vogliamo porci come concorrenti rispetto alle case di produzione o alle strutture di video editing e motion graphic design. Con loro siamo aperti a collaborazioni, per creare dei contenuti da utilizzare sia per i nostri attuali clienti che nell’attività di new business».
Bolt ha già iniziato a collaborare su alcuni clienti attuali dell’agenzia come Eni, BNL e Telepass (sul progetto di branded content ‘Ti va di partire’) e per altri che si sono rivolti alla struttura per un puro progetto di contenuto, come Loro Piana e Technogym (per quest’ultima azienda si tratta di un’operazione che sarebbe dovuta partire per le Olimpiadi). Ha collaborato anche al progetto di Tbwa\Italia per il Comune di Milano che ha coinvolto il rapper Ghali, per la ripartenza della città dopo il lockdown. Ed è inoltre al lavoro con una casa di produzione per una serie di progetti più strutturati.
«A livello di business, la sigla potrebbe già arrivare nel 2020/21 a rappresentrare una quota del 10% sul giro d’affari del gruppo Tbwa» ha detto Lampugnani.
«La nascita di Bolt – aggiunge Marco Fanfani, ceo e group country manager Tbwa\Italia – è un ulteriore tassello della strategia di Tbwa. Vogliamo accompagnare i nostri clienti lungo tutte le tappe del ‘funnel’ dei loro consumatori. E oggi i content sono sicuramente il segmento di maggior crescita. Nicola, grazie alle sue doti manageriali e alle sue recenti esperienze è la persona più adatta a guidarla, con l’aiuto di Cristina, e a integrarla all’interno del Gruppo, di cui rimane chief creative officer».