Publicis Groupe continua a crescere, +5,7% nel 3Q grazie a una domanda di connected media e AI che non rallenta

Il gruppo conta di chiudere l’anno con una crescita organica vicina al 5,5%. Alla luce del fatto che nei 9 mesi il valore del new business ha raggiunto quello ottenuto nell’intero 2024, Publicis Groupe conta di confermare questo ritmo anche nel 2026

Nel terzo trimestre 2025 Publicis Groupe continua a crescere con 3,52 miliardi di euro di ricavi netti e una crescita organica del +5,7%.

Un risultato sopra le aspettative, che contribuisce ad alimentare un andamento superiore al tasso di crescita annuale composto quinquennale (+5,2%), grazie al buon andamento di tutte e tre le linee di business del gruppo: l’area Connected Media, che rappresenta circa il 60% dei ricavi netti totali del gruppo, registra una crescita organica a una cifra singola bassa, spinta della reach di Publicis Media in tutte le aree geografiche e canali media, e alimentata dai dati di Epsilon; l’area Intelligent Creativity genera circa il 25% dei ricavi netti e cresce organicamente a cifre mid-single-digit, grazie all’allargamento del perimetro del lavoro per i clienti e a una crescita significativa nella produzione; l’area Technology rappresenta circa il 15% dei ricavi netti e rimane in territorio positivo, nonostante il mercato della consulenza IT rimanga debole.

Nei nove mesi, invece, il gruppo ha registrato ricavi netti per 10.681 milioni di euro, aumentati del +5,6% su base rendicontata rispetto allo stesso periodo del 2024, e ha raggiunto una crescita organica del +5,5%.

Tutte le regioni chiave nel Q3 hanno registrato buone performance, con gli Stati Uniti che accelerano al +7,1% e l’Europa che cresce del +2,8% su base organica e del +2,2% su base rendicontata. Il Regno Unito cresce del +10,7% mentre calano Francia e Germania per il ritardo nella spesa capex dei clienti. Inoltre la prima sconta un confronto sfavorevole con il Q3 2024, sostenuto delle Olimpiadi di Parigi. L’Europa Centrale e Orientale ha poi registrato una crescita organica del +9,5%, guidata dai Connected Media che crescono a due cifre.

Cresce la domanda di servizi potenziati dall’AI. Il presidente e ceo Arthur Sadoun, evidenziando di non vedere “rallentamento della domanda da parte dei clienti” e che l’AI è una realtà, non una promessa futura, ha dichiarato che il Gruppo continua a conquistare quote di mercato, aumentando “materialmente il divario con i nostri pari di circa 700 punti base” senza registrare tagli nella spesa di marketing e assistendo, anzi, a “un’accelerazione della domanda per i nostri prodotti e servizi guidati dall’AI”.

«Ciò è stato visibile nelle nostre attività di Connected Media, alimentate da Epsilon, che sono cresciute high single digit grazie alla nostra capacità di connettere paid media con commerce e influencer tramite l’AI – ha detto -. La nostra piattaforma di produzione AI è cresciuta a due cifre, grazie alla crescente necessità di contenuti personalizzati. E la nostra capacità di costruire network agentici per i clienti che cercano di eliminare i silos all’interno delle proprie organizzazioni ha fatto sì che Publicis Sapient rimanesse in territorio positivo per il secondo trimestre consecutivo». Nel Q3, il 73% dei ricavi è derivato da “lavoro potenziato dall’AI”.

Per il quarto trimestre Publicis Groupe prevede di continuare con questo andamento e per fine anno di crescere tra i 5% e +5,5%, con più probabilità verso quest’ultima cifra, con un margine operativo leggermente sopra il 18% e un flusso di cassa libero leggermente superiore a 1,9 miliardi di euro.

Guardando al 2026, il Gruppo ha già in cantiere gli incarichi guadagnati con il new business, il cui valore netto in termini di amministrato nei primi nove mesi dell’anno ha già raggiunto quello ottenuto nell’intero anno 2024. «Di conseguenza, prevediamo di superare le performance del settore ancora una volta l’anno prossimo, per il 7° anno consecutivo» ha concluso Sadoun.

Nella call con gli analisti, Sadoun ha ribadito che il gruppo non è interessato in alcun modo all’acquisizione del business internazionale di Dentsu. Al FT ha detto che il gruppo ha una diversa visione rispetto ad Omnicom sulle M&A e dunque non è interessato ad acquisire società attive nel suo stesso perimetro, preferendo investire in capacità di AI.

SCARICA LE SLIDE

Publicis Groupe continua a crescere, +5,7% nel 3Q grazie a una domanda di connected media e AI che non rallenta ultima modifica: 2025-10-14T17:45:01+02:00 da Redazione

Related posts