Il codice etico sottoscritto dalle 110 agenzie parte di PR Council entrerà in vigore il 1° gennaio 2020
Dagli Stati Uniti arriva uno stop significativo all’usanza degli stage non pagati, o pagati una miseria, all’interno delle agenzie di pubbliche relazioni.
PR Council, l’associazione di categoria di cui fanno parte le 110 principali agenzie sul mercato, ha annunciato ieri la firma di un accordo tra i membri per assicurare ai propri stagisti una retribuzione pari ad almeno il salario minimo nella categoria di riferimento.
La normativa avrà corso dal 1° gennaio 2020 e riguarda solo le sedi delle agenzie negli Stati Uniti. La nuova policy sarà aggiunta al codice etico che deve essere ogni anno confermato e sottoscritto dai dirigenti delle agenzie.
I soli stage non pagati permessi saranno gli ‘externships’ di non oltre due settimane, in cui lo stagista assiste solamente al lavoro svolto dai dipendenti. Tutti gli altri dovranno essere retribuiti, anche se si tratta di esperienze che fanno parte del percorso di studi e lo studente riceve i punti necessari.
Gail Heimann, PRC Board Chair e Presidente di Weber Shandwick, commenta «Sono orgoglioso che il nostro settore abbia affrontato questo problema e spero che altre seguiranno. Le esperienze di stage formulate e gestite correttamente sono fondamentali per preparare i giovani talenti per le future posizioni. Gli stage pagati in modo equo sono un modo importante per portare più diversità e attrarre nel settore talenti».
Al di là degli stage, uno dei grossi problemi delle agenzie oggi è attrarre e trattenere le persone di valore visto che altro settori, come il tech, garantiscono retribuzioni molto più interessanti.