Sabato l’assemblea dell’Art Directors Club ha eletto il nuovo consiglio. Vice è Nicola Lampugnani
Nuovo consiglio per l’Art Directors Club Club Italiano. L’assemblea, che si è riunita sabato mattina, ha nominato Vicky Gitto quale nuovo presidente, succedendo così a Massimo Guastini. Gitto sara’ affiancato da Nicola Lampugnani in qualità di vicepresidente (era consigliere con Guastini). A completare il consiglio ci sono i confermati Gabriele Cucinella, Karim Bartoletti, Massimiliano Maria Longo e Matteo Maggiore, mentre si aggiungono Stefania Siani e Mauro Manieri. Segretario rimane Caroline Yvonne Schaper, probiviri: Massimo Guastini, Roberto Scotti e Gianguido Saveri.
Il mandato di Vicky Gitto avrà inizio con una scelta importante: promuovere uno studio strategico, interrogando agenzie, clienti, partner e persone che hanno a che fare con la industry per capire qual è il percepito, quale livello di rilevanza gode il Club e quale potrebbe essere il posizionamento nei prossimi anni. “L’approccio – ha raccontato Gitto – è quello tipico di lavoro con una marca. Non voglio iniziare a lavorare basandomi solamente su quelle che sono solo le mie impressioni personali”.
Gli altri punti del programma di Gitto sono:
– creazione di local ambassador (delegati/soci nelle varie città italiane che facciano da collettori di richieste o altro e da diffusori localmente delle attività del club) anche per superare la Milanocentricita’.
– creazione di art ambassador (delegati/soci che per loro esperienze o conoscenze o altro diventino responsabili di attivare, in sede o altrove, mostre, presentazioni, lanci, dibattiti, concerti, conferenze, workshop su musica, arte, libri, fotografia, regia, tecnologia, innovazione).
– rafforzare le relazioni con le altre associazioni.
– attivare una pr strategy triennale (valutare la presenza del Club in momenti o eventi strategici arco anno per evitare che ci sia solo un picco in occasione di IF.)
– studio di un format video (creare un format dedicato alla comunicazione per ottenere visibilità, offrire strumenti di valutazione al mercato, valorizzare i professionisti del nostro settore. O comunque creare contenuti di qualità da veicolare sui canali video del club, come quelli su Youtube e Facebook).
– aprire le iscrizioni del Club a un maggior numero di tipologie di professionisti (aprire in un ottica qualitativa non quantitativa il club a planners, fotografi, illustratori, scenografi, designer, stilisti, registi adv/cinema/tv). Questo perche’ l’Adci e’ fondamentalmente un’associazione di professionisti che appartengono al mondo delle agenzie, mentre sarebbe utile che fosse maggiormente rappresentativo anche del mondo della creativita’ del design e della moda ad esempio, meglio con la presenza di figure di rilievo. Per quanto riguarda la rappresentanza dei professionisti della comunicazione pubblicitaria, saranno aperte le iscrizioni anche a ‘nuove’ figure come quella dei planner.
– implementazione delle quote rosa.
– consolidare relazioni con enti e istituzioni, per essere maggiormente rilevanti in ambito sociale.
– tema dell’anno (identificazione e selezione di almeno un tema sul quale il club può svolgere un ruolo rilevante con il contributo professionale dei propri soci). Come ad esempio, per il 2016, il tema dei rifugiati.
– Intensificare le media relation (creando una strategia non generica ma focalizzata al risveglio e alla qualificazione della nostra industry).