Quello che si sta chiudendo è stato un anno molto positivo per Intarget che prevede di chiudere il bilancio annuale con un fatturato che si attesta intorno ai 21 milioni di euro, in crescita di oltre il 50% rispetto all’anno precedente.
Sarebbero così superate le stesse previsioni stimate dal piano industriale 2021-2024 nell’anno che ha visto anche aumentare il numero dei collaboratori – 160 persone – e che proietta la società di consulenza nella posizione più adeguata al nuovo posizionamento sempre più centrato sul servizio completo intorno alla customer journey, non più solo ecommerce, ma retail nel suo complesso.
Per meglio rispondere e affrontare le esigenze del mercato nel 2022, Intarget si presenta con un approccio sistemico, pensato a tutto tondo e formato da tre competence center che abbracciano rispettivamente creatività, marketing e data integration.
“L’anno appena trascorso, nonostante l’incertezza che permane, è stato di grande soddisfazione, la crescita ha superato le previsioni, portandoci a essere pronti per la sfida che ci vedrà impegnati verso i retailer”, afferma Nicola Tanzini, Founder e Presidente Esecutivo di Intarget che ha delegato la guida esecutiva a Nicola Gasperini.
Prosegue anche il piano di internazionalizzazione che al momento conta su una presenza già consolidata in Svizzera e Cina e che entro il 2024 sarà allargata ad altri 3 nuovi mercati internazionali.
L’obiettivo, a fine piano industriale, è coprire 6 paesi con un’offerta di servizi consulenziali e operativi per facilitare i brand italiani verso l’estero e, allo stesso modo, aiutare i clienti esteri a interfacciarsi con i mercati italiani ed europei. Nei progetti anche l’acquisizione di realtà specializzate in ambiti coerenti con il proprio purpose.