La unit di Uniting Group e l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria protagonisti di una rubrica realizzata a quattro mani per approfondire i principali trend dell’influencer marketing sotto l’aspetto etico e legale
Flu e e l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria stringono una partnership per promuovere i valori di trasparenza e responsabilità nel mondo dell’influencer marketing.
Le due realtà hanno realizzato a quattro mani una rubrica, lanciata ufficialmente nella giornata odierna sul blog della unit di Uniting Group, dedicata alle questioni etiche e legali dell’influencer marketing, con particolare attenzione alla visione “autodisciplinare” del fenomeno. I contenuti verteranno su alcuni aspetti delle norme di correttezza e della comunicazione responsabile, per fare il punto sullo stato attuale e soprattutto per dare uno sguardo alle prospettive future.
A firmare il primo articolo Salvatore Pastorello, funzionario IAP specializzato nell’area digital, che ha approfondito i possibili sviluppi autodisciplinari di un argomento di stretta attualità: le regolamentazioni applicate al metaverso. Tra i temi trattati all’interno della rubrica, inoltre, i possibili rischi per le aziende sul piano della brand reputation e un’overview sulle procedure che disciplinano i contenuti, necessarie per il conseguimento dell’obbligo di trasparenza.
«Siamo soci IAP dal 2019, anno in cui abbiamo deciso di condividere un percorso che mira a valorizzare la trasparenza dei dati – afferma Chiara Dal Ben, marketing & innovation director di Flu -. Ed è proprio l’evoluzione di questo percorso che ci ha portati a sviluppare Plus, la nostra suite integrata dedicata all’influencer marketing. Uno strumento indispensabile che, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, ci permette di effettuare una previsione dei kpi e di tracciare le performance di ogni campagna. Solo un approccio dalle basi misurabili può portare a una collaborazione duratura e fondata sulla fiducia reciproca con i brand. La partnership con l’Istituto rappresenta per noi un tassello all’interno di una strategia di più ampio respiro. L’obiettivo è farci portavoce di questo messaggio di responsabilità e contribuire a mettere ordine in un settore fluido e in costante evoluzione fornendo i giusti strumenti e rendendolo efficace e credibile per i brand che chiedono un’analisi approfondita e reale per investire in modo più sicuro e concreto».
L’aumento degli investimenti ha infatti portato a una crescita degli ‘addetti ai lavori’, non sempre consapevoli delle principali regole di correttezza.
Flu e Iap si rivolgono a tutti, sottolineando l’importanza dell’Autodisciplina per lo sviluppo del comparto, con particolare riferimento alla salvaguardia della trasparenza, riconoscibilità della natura commerciale di una campagna, comunicazione e tutela della brand safety aziendale.
«La sfida che la comunicazione commerciale digitale pone al controllo autodisciplinare ripropone, per certi versi, analoghe difficoltà affrontate decenni addietro in relazione alla comunicazione offline, poi felicemente superate come 50 anni di storia autodisciplinare dimostrano – conclude Vincenzo Guggino, segretario generale IAP -. Trovare regole che siano diffusamente condivise dagli operatori, offrire ai consumatori efficaci strumenti di tutela e contribuire, grazie alla trasparenza della comunicazione, allo sviluppo del mercato è l’impegno che lo IAP si è assunto nel nuovo scenario della comunicazione commerciale digitale».