Loredana Campanile, key account della business unit di Diennea, illustra gli errori più comuni e gli aspetti spesso sottovalutati del processo, definendo step-by-step i passaggi necessari per impostare correttamente una strategia di successo
Continuano le video pillole dedicate ai servizi più efficaci per accelerare la crescita del business realizzate dagli esperti di t.bd – think. by diennea, business unit di Diennea specializzata nell’ideazione e realizzazione di progetti di lead intelligence mirati alla fidelizzazione e alla crescita del valore cliente.
T.bd conferma il suo ruolo di partner consulenziale e creativo per le aziende e, dopo aver analizzato l’approccio vincente al performance marketing, nel secondo episodio, disponibile sul sito, si occupa di approfondire il tema della marketing automation.
Voce protagonista della video pillola, Loredana Campanile, key account in t.bd, che illustra gli errori più comuni e gli aspetti spesso sottovalutati del processo, definendo step-by-step i passaggi necessari per impostare correttamente una strategia di successo.
“La marketing automation è uno strumento ormai indispensabile per semplificare e rendere più efficienti i processi, dalle azioni di cross selling e up selling, al nurturing e alla fidelizzazione. Il suo potenziale è enorme perché è utile ed efficace praticamente sempre, ma solo certe condizioni permettono di ottenere il massimo dei risultati: un piano di marketing automation senza interazione multicanale, per esempio, porterà benefici parziali mentre una strategia, per performare al meglio, deve soddisfare specifici requisiti ed essere multicanale, personale e interattiva” commenta Campanile.
La base di partenza è l’analisi dei dati e la definizione dei processi. Occorre studiare ogni momento, opportunità di contatto e azione dell’utente al fine di valutare la strada migliore per raggiungere gli obiettivi in ogni singola fase del processo.
Il processo di acquisizione di un nuovo cliente, per esempio, è definito da una serie lunghissima di micro-momenti e touch point: dalla navigazione, alla richiesta online di documentazione, alla sottoscrizione di documenti, alla finalizzazione del carrello, etc. Tutte queste interazioni che coinvolgono l’utente vanno analizzate singolarmente per capire quali sensazioni, emozioni e difficoltà la persona prova durante l’intero journey e quali soluzioni si possono adottare affinché l’esperienza sia vissuta positivamente e si finalizzi più velocemente e con maggiori risultati.
A questo scopo la personalizzazione e l’interattività giocano un ruolo fondamentale. Ogni momento di comunicazione deve essere infatti sfruttato al massimo attraverso messaggi pertinenti e coinvolgenti e call to action mirate che tengano conto della storia dell’utente e del suo percorso.
Nell’ottica di avere una visione unica e condivisa di tutte queste fasi, è inoltre indispensabile il coinvolgimento e la collaborazione di tutte le aree aziendali, una condizione fondamentale che troppo spesso, per le aziende, rappresenta una difficoltà. In questo senso, nell’avere una visione strategica ampia, è importante lavorare per step, implementando di volta in volta alcune fasi o processi, testando le azioni e i canali più efficaci per ottenere risultati concreti su cui ragionare e portare avanti dei cambiamenti.