L’influencer marketing applicato al B2b è una prassi in molti mercati, ma in Italia è ancora poco utilizzato sebbene, per l’Osservatorio Marketing B2b, i social siano tra gli strumenti di digital marketing più utilizzati dalle aziende che parlano ad altre aziende.
Uno spazio intercettato dalla piattaforma FlyTrendy che ha di recente aggiunto LinkedIn alla sua offerta.
Con lo sviluppo di una tecnologia che permette di impostare in modo automatico il flusso di una campagna di influencer marketing, dalla produzione del contenuto alla pubblicazione, fino agli analytics e alla remunerazione degli influencer, la piattaforma conta di “erodere parte dei costosi investimenti oggi attivi su LinkedIn con rendimenti a volte limitati, come le sponsorizzate”, ha commentato Adriano Di Giulio, CEO di FlyTrendy, annunciando l’operatività del servizio con le prime campagne attive su LinkedIn.
La start-up innovativa, che in agosto ha chiuso un round di investimenti da 300mila euro, mette in contatto aziende e micro-influencer, con un minimo di 1.500 follower, con un modello di revenue ‘cost per post’, ha una customer base di 22mila creatori italiani ed è partner diverse agenzie con cui lavora in white label.