Il Video Marketplace Report di FreeWheel relativo al 1° semestre 2023 conferma che le abitudini di visione dei video rimangono molto diverse tra Stati Uniti ed Europa
Continua la crescita delle visualizzazioni pubblicitarie su video premium sia negli Stati Uniti che in Europa, rispettivamente del +6% e del +15%, nonostante la cautela tra gli operatori del mercato nella prima metà dell’anno. Le abitudini di visione, però, rimangono molto diverse tra le due regioni. Se negli Stati Uniti l’81% delle visualizzazioni pubblicitarie avviene su grande schermo tramite piattaforme di TV connessa (CTV) e set-top-box (STB), in Europa il pubblico divide il suo tempo tra grandi (53%) e piccoli schermi (47%).
Lo rileva il Video Marketplace Report di FreeWheel che, trimestre dopo trimestre, monitora le dinamiche di monetizzazione dei video digitali premium da parte di proprietari e distributori di contenuti nei principali paesi tra i quali l’Italia.
Gli Stati Uniti registrano un aumento dell’80% degli inserimenti pubblicitari che sfruttano l’audience targeting, in linea con la tendenza di affinare l’esperienza del pubblico facendo leva sulla rilevanza degli annunci proposti ai singoli spettatori. In Europa, invece, date le severe normative in materia di trattamento dei dati e la minore fluidità dei dati stessi, il targeting si basa principalmente su informazioni demografiche.
Live e video-on-demand sono pressapoco equivalenti negli Stati Uniti, mentre in Europa – dove l’adozione della televisione gratuita in streaming supportata da pubblicità (FAST) procede più lenta e il lineare rimane forte – il pubblico accede in larga parte ai video on demand (82%) per fruire di contenuti di lunga durata. L’opportunità del live resta ancora da sfruttare, con appena il 18% di visualizzazioni pubblicitarie.
Il report rileva anche la proliferazione dei servizi HVOD, che contribuiscono ad aumentare l’inventario disponibile e spinge le aziende media a impegnarsi ulteriormente nell’ottimizzazione dell’esperienza di fruizione dei consumatori.
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