L’a.d. di Rai Pubblicità Gian Paolo Tagliavia ha fatto il punto sui ricavi da pubblicità del Festival di Sanremo 2023, che si è chiuso con una share media del 63,1% (la più alta dal 1995)
L’edizione 2023 del Festival di Sanremo si chiude con oltre 50 milioni di euro di raccolta pubblicitaria.
A ufficializzare il dato record, che equivale a una crescita di quasi il 20% rispetto ai 42 milioni dell’edizione 2022, è stato l’a.d. di Rai Pubblicità, Gian Paolo Tagliavia.
“Abbiamo fatto un po’ più di 50 milioni di euro di raccolta” ha detto nella conferenza stampa di ieri mattina Tagliavia, che ha evidenziato le performance di RaiPlay e Radio 2 all’interno delle dinamiche commerciali. In particolare la radio “è stato il mezzo che è cresciuto di più rispetto allo scorso anno”.
Il manager ha voluto in primis ribadire i motivi del successo: innanzitutto il fatto che Amadeus abbia avuto l’incarico molto presto, “lavorare un anno insieme ha cambiato completamente il nostro approccio, che è risultato molto più strategico”, e in secondo luogo la formula, che già dallo scorso anno si è evoluta da una semplice logica di sponsorizzazione, “cioè un format uguale per tutti gli sponsor”, al modello di integrazione, che prevede un progetto specifico per ogni singola azienda in base alle sue esigenze di comunicazione.
“In questa settimana ne abbiamo avuta una rappresentazione tangibile, visto che abbiamo realizzato iniziative completamente diverse a seconda dell’investitore. Per noi un partner – spiega Tagliavia – è un soggetto che si siede con noi anche dal punto di vista autorale e sviluppa un progetto commerciale/editoriale molto specifico rispetto ai suoi obiettivi”.
Ricordiamo che Costa Crociere, Plenitude (Eni), Suzuki e Poltronesofà sono stati i partner istituzionali, affiancati da Dyson, VeraLab, Sephora, Generali, Durex e Swarovski.
Ma non Instagram. La conferenza è stata infatti l’occasione per chiarire il rapporto con la piattaforma, il cui ampio utilizzo nella narrazione del festival di quest’anno, per alcuni eccessivo, aveva sollevato il dubbio che fosse giustificato da un qualche tipo di accordo commerciale. Un’eventualità che è stata così smentita da Tagliavia: “E’ un po’ difficile avere Chiara Ferragni e non parlare di Instagram. Questa piattaforma era funzionale al racconto editoriale, che viene prima di tutto. E mettersi a discutere dal punto di vista commerciale avrebbe probabilmente depotenziato la sua forza. E’ chiaro che se ci dovesse essere una collaborazione strutturata nel corso del tempo si passarebbe a un’apertura anche ad aspetti commerciali, che quest’anno sono appunto passati in secondo piano perchè c’erano esigenze editoriali che andavano preservate”.
MEDIA SHARE DEL 63,1%, LA PIU’ ALTA DAL 1995
Nel complesso, l’edizione 2023 del Festival è stata con la sua share media del 63,1% nelle 5 serate, la più vista dal 1995.
La serata finale di Sanremo, che ha incoronato Marco Mengoni, è stata seguita in media su Rai1 da 12 milioni 256 mila telespettatori pari al 66% di share. La media va dalle 21.25 all’1.59 e quindi non comprende né la proclamazione del vincitore, né il momento della lettura della lettera del presidente ucraino Zelensky. “Quando Auditel ci fornirà anche questi dati – ha detto Stefano Coletta, direttore intrattenimento prime time – immagino che la share complessiva possa salire al 67%”.
La prima parte dell’ultima serata del festival (dalle 21.25 alle 23.54) è stata seguita da 14 milioni 423 mila telespettatori pari al 62.7% di share; la seconda (dalle 23.58 all’1.59) da 9 milioni 490 mila con il 73.7%. L’anno scorso la serata finale del festival era stata seguita in media da 13 milioni 205 mila telespettatori pari al 65% di share. La prima parte aveva raccolto 15 milioni 660 mila telespettatori con il 62.1% di share, la seconda 10 milioni 153 mila con il 72.1%.
Numeri record anche in ambito digital per Sanremo 2023: sabato sera su RaiPlay sono stati 353.000 i device collegati nel minuto medio alla diretta streaming della finale, un dato in crescita del 32% rispetto all’ultimo atto del Festival 2022.
Il picco è stato registrato alle 22.35, con oltre 441.500 device connessi durante l’esibizione di Mr Rain.
La diretta streaming della serata conclusiva del Festival ha generato 2,6 milioni di visualizzazioni, in crescita del 26% rispetto al 2022, segnando un nuovo record: la finale di Sanremo2023 è l’evento non sportivo che ha generato più visualizzazioni dall’inizio della misurazione Auditel Online.
I risultati raggiunti da RaiPlay in questa edizione del Festival di Sanremo consolidano la leadership Rai nella classifica assoluta degli eventi live non sportivi: le prime cinque posizioni della classifica Auditel Online per AMRD sono infatti tutte occupate dalle dirette delle serate dell’edizione 2023 del Festival di Sanremo.
Il successo dell’offerta Sanremo 2023 è confermato dai dati di consumo dell’offerta on demand su RaiPlay: nelle cinque giornate del Festival i contenuti di Sanremo 2023 hanno generato 29,5 milioni di visualizzazioni on demand, registrando un aumento del 37% rispetto alle prime tre giornate dell’edizione 2022.
Per quanto riguarda i social, il totale delle interazioni generate nelle cinque giornate dal Festival ha raggiunto quota 50,4 milioni, in crescita del 50% rispetto al dato complessivo dell’edizione 2022. Un successo cui hanno contribuito gli account ufficiali Rai su Instagram, Facebook e Twitter che nelle cinque giornate hanno generato complessivamente 6,5 milioni di interazioni, in crescita del 31% rispetto all’edizione 2022.
In evidenza il profilo TikTok @SanremoRai, lanciato poco prima dell’inizio del Festival, e che durante l’evento ha generato oltre 97 milioni di visualizzazioni dei contenuti.