La raccolta sulle reti generaliste penalizzata dal blocco preventivo sui clienti Bet e dalla mancanza di The Voice
Un primo semestre lento, poco vivace e dall’andamento altalenante, penalizzato da alcune contingenze. Cosi Fabrizio Piscopo a.d. di Rai Pubblicità, ha sintetizzato l’andamento della raccolta pubblicitaria sulle reti Rai nei primi sei mesi.
“L’anno scorso – ha spiegato Piscopo – abbiamo registrato un fatturato di circa 702 milioni di euro. Per fare il budget 2017, abbiamo sottratto i 30 milioni derivati dagli eventi sportivi (circa 30 milioni) arrivando a 670 come punto di partenza: da questa cifra ci siamo prefissati di crescere del 2%, toccando i 684 milioni di euro. Nei primi sei mesi del 2017 intanto stiamo registrando un calo tra l’1 e il 2%. Il motivo è da ricercare in una fase del mercato poco vivace, con navigazione a vista ed altalenante: maggio ad esempio si è chiuso bene, giugno male (al netto comunque degli eventi). Poi in questi sei mesi hanno pesato il blocco preventivo della vendita di spazi ai clienti delle scommesse, deciso al momento del rinnovo del contratto di servizio pubblico (e in attesa che l’Agcom si esprima a riguardo): clienti che valgono sull’intero mercato circa 50 milioni di euro. Il nostro blocco ha provocato un mancato introito stimabile attorno ai 7 milioni di euro. Poi, rispetto all’anno scorso, è mancato un prodotto come The Voice che l’anno scorso aveva portato 12-13 milioni di euro. La mancanza del programma ha pesato per circa 4 milioni”.
Per quanto riguarda le diverse dinamiche dei mezzi, le reti native digitali (che valgono circa 80 milioni annui) crescono nel primo semestre dell’8% con l’exploit di Rai4, il cui fatturato cresce del 40%. Una crescita che è anche frutto del riposizionamento di Rai4, deciso un anno e mezzo fa, che da canale dedicato a serie tv e cinema, è stato trasformato in una semigeneralista per pubblico giovane (in diretta concorrenza con il canale 8 di Sky e il 9 di Discovery). Positivo, sempre secondo Piscopo, anche l’andamento di RaiNews, leader tra le all news.
Buono poi è anche l’andamento della raccolta degli altri mezzi Rai. Come ha spiegato Francesco Barbarani, direttore area Radio, Web e Cinema di Rai Pubblicità: “La radio, che dovrebbe chiudere quest’anno con un fatturato tra i 35 e i 40 milioni, sta crescendo nel semestre del 5% (dopo alcuni mesi di crescita in double digit). Positivo anche il digitale, grazie al supporto di RaiPlay: con una crescita nei primi sei mesi tra il 2 e il 3%, la sua chiusura a fine anno sarà tra i 10 e i 15 milioni di raccolta. Il valore del cinema a fine stagione si attesterà tra i 5 e i 7 milioni di euro con una crescita nel semestre del 33% a perimetro omogeneo, cioè senza contare Uci”.
Per il secondo semestre, Fabrizio Piscopo è ottimista e confida in una maggiore dinamicità del mercato. “Per noi crescere è sempre difficile perchè abbiamo un affollamento del 4% a cui siamo vincolati. Quindi o alziamo i prezzi oppure contiamo sui grandi eventi”.
E a proposito di questi grandi appuntamenti, la Rai ha da poco siglato un accordo per la messa in onda in diretta del grande concerto Modena Park di Vasco Rossi sabato 1 luglio. Nonostante l’accordo sia stato siglato recentemente, Rai Pubblicità ha fatturato con questa operazione circa 2 milioni di euro.