Le novità del piano pubblicitario di Netflix, con verrà rafforzato da un nuovo ad-server e nuove opportunità di targeting. L’inventory sarà acquistabile anche con The Trade Desk, Google DV 360 e Magnite
Nell’ultimo trimestre Netflix ha guadagnato 8,05 milioni di utenti in più, dei quali oltre il 45% (3,65 milioni, +34% rispetto all’anno precedente) ha scelto il piano con la pubblicità. Un buon risultato per il business pubblicitario della piattaforma, ma ancora lontano dall’essere una fonte di ricavi vagamente comparabile a quella degli abbonamenti senza pubblicità, per la relativa novità del lancio 18 mesi fa e per le dimensioni del business.
Nei risultati finanziari del secondo trimestre Netflix ha dichiarato di aver raggiunto 277,65 milioni di utenti a livello globale (+16,5%), ricavi per 9,5 miliardi di dollari in crescita del 16,8%, un utile operativo cresciuto del 27,2% a 2,6 miliardi di dollari. Un risultato sopra le aspettative degli analisti, e anche per il terzo trimestre la previsione è di raggiungere un fatturato di 9,7 miliardi di dollari. La stima per fine anno è di crescere del 14-15%.
In particolare, nel Q2 hanno spopolato show globali come Bridgerton che – nel complesso tra le tre stagioni e lo spin-off – ha accumulatore periodo 175 milioni di views, lo shark horror movie francese ‘Under Paris’ con 90,9 milioni di views, il più visto tra le produzioni non in lingua inglese, oltre a successi come Baby Reindeer, The Gentlemen, Three Body Problem.
Con l’obiettivo di raggiungere una massa critica per la pubblicità in tutti in mercati entro il 2025, come spiegato da Greg Peters, co-ceo di Netflix, la piattaforma sta lanciando novità tecnologiche e formati per invogliare gli inserzionisti. Partirà prima in Canada a fine anno e poi verrà esteso agli altri mercati l’anno prossimo l’ad-server che faciliterà l’acquisto degli spazi e la gestione delle campagne.
L’inventory sarà poi accessibile in modalità programmatica attraverso piattaforme come The Trade Desk, Google DV 360 e Magnite.
Terzo, verranno lanciati strumenti più avanzati di targeting per raggiungere il pubblico desiderato.
Ci sono anche nuovi formati come gli annunci “pausa” o “continua a guardare” che, come si legge nella lettera agli azionisti, nei due mesi trascorsi dal lancio della beta a maggio hanno erogato 60 campagne pubblicitarie di grandi marchi come Expedia, Coca-Cola, Ford, L’Oréal e McDonald’s.
«I nostri ricavi pubblicitari stanno crescendo notevolmente. Tuttavia, non prevediamo che la pubblicità sarà un motore primario della crescita dei nostri ricavi nel 2024 o nel 2025. La sfida a breve termine (e l’opportunità nel medio) è crescere più velocemente della nostra capacità di monetizzare il crescente inventario pubblicitario» continua la lettera, sottolineando l’impegno a “sviluppare le nostre capacità di vendita pubblicitaria, misurazione e tecnologia” per far sì che la pubblicità diventi “una componente chiave della nostra crescita di ricavi e profitti a lungo termine”.