Per la prima volta Netflix ha perso abbonati e anche se sono solo 200mila, il calo è in netto contrasto con la previsione di aggiungerne 2,2 milioni nel primo trimestre del nuovo anno fiscale.
Così, dal “mai dire mai” del Cfo Spencer Neuman solo il 10 marzo scorso, il servizio di streaming è approdato all’ipotesi di introdurre un’offerta di abbonamento a prezzo ridotto e sostenuta dalla pubblicità, come ha detto il Ceo Red Hastings durante la call con gli analisti.
La situazione per Netflix non dovrebbe migliorare in tempi rapidi: l’azienda prevede un’ulteriore perdita intorno ai 2 milioni nel prossimo trimestre non solo per la forte concorrenza di Disney e del neo-nato Warner Bros. Discovery, ma anche per il taglio degli abbonamenti – sta già avvenendo in Uk – deciso da molte famiglie a fronte della crescita dell’inflazione e per la chiusura delle attività in Russia con la perdita di 700mila abbonati in quel mercato.
Rispetto al trimestre precedente, le letture degli analisti rivelano un calo della quota di mercato di Netflix che passa dal 45,4% del Q4 2021 al 45,2% a livello globale, con una perdita più significativa in Usa dove invece tutti gli altri SVoD sono cresciuti in modo significativo, segnala Parrot Analytics.
Netflix è sempre il player dominante, soprattutto quando si parla di contenuti originali, ma sta raggiungendo il punto in cui dovrà cominciare a focalizzarsi di più sulla retention degli abbonati. “Per quanto dichiari che i suoi maggiori competitor sono Fortinite e il sonno, i dati dicono che i principali nemici del gigante dello streaming sono i nomi storici dell’intrattenimento”, scrive Wade Payson-Denney, insight analyst di Parrot Analytics.
Arriva la pubblicità? Uno dei modi per evitare di incrementare i prezzi degli abbonamenti, già cresciuti nell’ultimo anno, è la pubblicità in piani a più basso costo, ha detto Hastings, e Netflix esplorerà nei prossimi mesi questo tipo di offerte così come esplorerà modalità per far pagare di più per gli account condivisi, in fase di test in 3 mercati dell’America Latina. Oggi ai 222 milioni di abbonamenti Netflix stima si debbano aggiungere altri 100 milioni di accessi condivisi.
I cali nel numero degli abbonati sono stati più forti in Usa e Canada, in coincidenza con l’ultimo aumento dei prezzi, e in Europa (300mila in meno), mentre continuano a crescere i mercati asiatici.
La piattaforma ha chiuso il primo trimestre con un fatturato di oltre 7,8 miliardi di dollari, quasi il 10% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Quasi il 20% del fatturato è attribuito all’incremento di redditività media per utente dovuto all’aumento delle tariffe di abbonamento.