Gli abbonati a Disney+ sono cresciuti del 39% e hanno raggiunto quota 164,2 milioni. Il dato emerge dalla pubblicazione dei dati finanziari di The Walt Disney Company relativi al quarto trimestre e all’anno fiscale chiuso il 1° ottobre. Nel 4Q gli abbonati in più sono stati 12,1 milioni, a fronte di stime che ne aspettavano 9,35 milioni.
In totale sommando gli abbonati di Disney+, ESPN+ e Hulu gli iscritti ai servizi di streaming tv dell’azienda sono 235,7 milioni, più di quelli di Netflix che nell’ultima trimestrale ne ha dichiarati 223,09 milioni.
Va detto che la divisione direct to consumer ha registrato perdite per 1,5 miliardi, dovute ai forti investimenti nei contenuti e nello sviluppo internazionale del servizio, e secondo l’azienda Disney+ dovrebbe arrivare alla profittabilità nel 2024.
Negli Stati Uniti intanto si prepara a partire il piano ‘Disney+ Basic (with ads)’ con 4-5 minuti di pubblicità per ogni ora, più economico rispetto all’offerta senza inserzioni il cui prezzo contestualmente verrà ritoccato all’insù da 7,99 a 10,99 dollari al mese.
Dunque dall’8 dicembre ci saranno tre opzioni: Disney+ Basic (with ads) a 7,99 dollari al mese, Bundle Duo Basic con Disney+ & Hulu (with ads) a 9,99 dollari al mese e Bundle Trio Basic con Disney+, Hulu ed ESPN+ (with ads) a 12,99 dollari al mese.
Non sono ancora noti i costi per il mercato italiano, dove l’offerta pubblicitaria dovrebbe partire nel primo trimestre 2023.
Diversamente da quello di Netflix, il piano di Disney+ con pubblicità non prevede differenze nell’offerta di contenuti, perdita di risoluzione né limitazioni ai device supportati ma non sarà possibile fruire i contenuti offline.
Secondo quanto dichiarato dal chief executive officer Bob Chapek durante la conferenza per la presentazione dei risultati sono saliti a bordo del piano Disney+ Basic (with ads) più di 100 inserzionisti.
