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Festival di Sanremo, il Comune fissa i paletti per la gara. Chiedendo più soldi

Il Comune di Sanremo ha approvato la delibera sulla gara per l’individuazione del partner che si occuperà dell’organizzazione e della trasmissione in chiaro del Festival della Canzone Italiana. Ma tutto dipende dalla decisione del Consiglio di Stato prevista il 22 maggio

La Giunta di Sanremo ha approvato la delibera relativa alla gara per l’individuazione del partner che si occuperà dell’organizzazione e della trasmissione in chiaro del Festival della Canzone Italiana per le edizioni 2026, 2027 e 2028, con eventuale proroga per un massimo di due anni.

Il tutto a seguito della sentenza del Tar che impedisce dalla prossima edizione del Festival l’affidamento diretto alla Rai e per la quale la tv pubblica ha presentato ricorso: l’appello davanti al Consiglio di Stato è fissato per il 22 maggio. La Rai rivendica inoltre la titolarità del format televisivo da anni adottato per l’organizzazione del Festival.

La delibera – scrive l’Ansa – giunge dopo mesi di lavoro, con l’amministrazione guidata dal sindaco Alesssandro Mager impegnata a predisporre gli indirizzi per la manifestazione d’interesse con l’ausilio di una commissione interna.

La procedura si svolgerà in due parti: la prima (selettiva) riguarderà la pubblicazione di un avviso pubblico per individuare il partner; la seconda (negoziale) consentirà di negoziare i termini finali della convenzione direttamente con il partner individuato.

Potranno partecipare alla procedura solo gli operatori economici fornitori di servizi di media audiovisivi a diffusione nazionale in chiaro, titolari di un canale generalista nazionale e che possiedano dimostrate capacità di organizzazione di eventi di particolare rilevanza.

Tra i possibili concorrenti per la Rai, poche settimane fa Alessandro Araimo, managing director di Warner Bros Discovery per il Sud Europa, si era detto interessato ad un’eventuale gara per aggiudicarsi il Festival. Decisamente meno, invece, Pier Silvio Berlusconi, che a dicembre aveva dichiarato: “Da italiano spero che Sanremo resti alla Rai”, aggiungendo poi: “Se un domani fosse sul mercato lo valuteremo ma a oggi non mi pongo neanche il problema”.

L’ASPETTO ECONOMICO

Per le prossime edizioni il Comune chiede più soldi: da 5 milioni il corrispettivo da pagare sale a 6 milioni e 500 mila euro, oltre a una percentuale non inferiore all’uno per cento su tutti gli introiti derivanti dai proventi pubblicitari e dallo sfruttamento dei marchi concessi. Finora la Rai pagava una cifra di 5 milioni di euro.

Ogni ulteriore costo eventualmente sostenuto per la realizzazione della manifestazione e degli eventi collaterali sarà a carico del partner, tra cui le spese di un palco esterno sul quale dovranno esibirsi artisti presenti al Festival o ospiti di pari importanza artistica, con collegamento con la manifestazione principale durante la diretta televisiva serale. Resterà invece a carico del Comune la scelta della sede di svolgimento dell’evento e il pagamento del costo di affitto della stessa.

Ma non è tutto. Il partner dovrà anche riprendere e trasmettere le manifestazioni “Sanremoinfiore” e un altro evento a scelta dell’amministrazione e realizzare e trasmettere in diretta e/o in leggera differita (a proprie cura e spese) almeno altre due manifestazioni da concordare con il Comune.

Festival di Sanremo, il Comune fissa i paletti per la gara. Chiedendo più soldi ultima modifica: 2025-03-05T10:33:00+01:00 da Redazione

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