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A Disney il caso Jimmy Kimmel è costato un raddoppio del tasso di cancellazione

Che ci fosse stato un impatto sugli abbonamenti in qualche modo significativo per Disney+ e Hulu, a seguito dalla decisione, poi ritirata, di sospendere il comico Jimmy Kimmel in base al suo pensiero sulla morte di Charlie Kirk, si era immaginato.

Ora, scrive Hollywood Reporter, la società di media analytics Antenna, che monitora le dinamiche della tv streaming in abbonamento, ha pubblicato i nuovi dati dai quali si evince che a settembre il tasso di cancellazione degli abbonamenti per Disney+ e Hulu è letteralmente raddoppiato, passati nel primo caso da 4% a 8% e nel secondo dal 5% al 10%.

La media dei tassi d’abbandono, in capo a un anno, si aggira tra il 3-4% per Disney+ e sul 4-5% per Hulu. Nello stesso periodo, i tassi di abbandono di altri servizi streaming sono riposti stabili sulle medie annuali, pari a 6-8% per Peakok, 5-7% per Paramount+ e 6-9% per HBO Max.

Nonostante le pressioni della Federal Communications Commission, le reazioni dell’opinione pubblica e una lettera aperta firmata da 400 star di Hollywood hanno riportato Kimmel in tv dopo pochi giorni. Ma il danno ormai era fatto. Nonostante l’audience record della puntata del ritorno in tv di Kimmel, il raddoppio del tasso di abbandono ha comportato la perdita di circa 3 milioni di abbonati.

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A Disney il caso Jimmy Kimmel è costato un raddoppio del tasso di cancellazione ultima modifica: 2025-10-21T14:08:23+02:00 da Redazione

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