Nell’arco di due anni cessione di circa 250 milioni di attivi non core. Nel 2015 ricavi in linea con 2012
Il consiglio di amministrazione di Rcs svoltosi ieri ha deciso per un aumento di capitale fino a 600 milioni di cui 400 milioni entro il prossimo luglio.
Il gruppo ha poi approvato il piano per lo sviluppo 2013-2015, già comunicato lo scorso 19 dicembre, comprensivo della componente finanziaria e patrimoniale. Il piano, che è stato aggiornato in alcuni parametri per il peggioramento del mercato, prevede la cessione di circa 250 milioni di euro di attivi non strategici nei primi due anni. Nel 2015 previsti ricavi in linea con quelli del 2012 escludendo le attività oggetto di dismissione (quindi su una base comparabile di circa 1.500 milioni di euro nel 2012).
Tale andamento deriverà dalla forte crescita dei ricavi digitali (incluse le attività televisive) nell’arco del piano: nel 2012 essi rappresentano circa il 9% del fatturato del Gruppo (pari a 142 milioni), nel 2015 ne rappresenteranno oltre il 21%. La crescita più che doppia dei ricavi digitali si otterrà sia con il lancio di nuovi progetti di sviluppo della proposta editoriale, sia attraverso l’ampliamento dell’offerta digitale del Gruppo.
La crescita complessiva prevista per i ricavi digitali, pari a circa 170 milioni dal 2012 al 2015, compensa la flessione dei ricavi tradizionali al netto delle differenze di perimetro.
Il piano per singole aree:
• Quotidiani Italia: potenziamento dell’offerta editoriale digitale e della creazione di contenuti “digital first” anche a pagamento, newsroom integrate, ulteriore sviluppo dei canali e accrescimento della profondità di visita web, lancio di social community, potenziamento offerta video, presidio del mezzo cartaceo.Ricavi in calo a single digit nel 2013; CAGR 2013-2015 2%; EBITDA margin a circa 15% nel 2015.
• Unidad Editorial: consolidamento dell’offerta digitale con evoluzione digital edition, presenza su tablet e mobile e prodotti digitali a pagamento, potenziamento di newsroom integrata e content factory, espansione offerta video, e-commerce e entertainment, espansione in centro e sud America e ulteriore sviluppo del sistema Sport, oltre che dell’e-learning. Ricavi in calo a single digit nel 2013; CAGR 2013-2015 3+%; EBITDA margin a circa 10% nel 2015.
• Periodici/Verticali: focalizzazione e rafforzamento delle property digitali dei sistemi verticali, trasformando l’offerta in ecosistemi multimediali, espansione dell’offerta digitale e multi-piattaforma, sviluppo internazionale, potenziamento offerta video e e-commerce, creazione di comunità tematiche.Ricavi in calo a double digit nel 2013; CAGR 2013-2015 8+%; EBITDA margin a circa 13% nel 2015 (comprese le attività televisive).
• Libri: focus su business e-book, rafforzamento “scouting”, maggiore interazione col lettore, utilizzi dei contenuti in ambiti non tradizionali, rinnovamento del modello distributivo e della logistica. Ricavi in lieve calo nel 2013; CAGR 2013-2015 3/4%; EBITDA margin a circa 8% nel 2015.
Nessuna novita’ sul fronte dei periodici
Nessuna novità sul fronte della vendita dei 10 periodici. Il gruppo in unanota spiega solamente di aver “esaminato lo stato di avanzamento delle attività di cessione degli attivi non core, attualmente in corso”.
Nel 2012 la raccolta adv flette del 15,3%
Il gruppo ha chiuso il 2012 con ricavi netti consolidati pari a 1,59 miliardi di euro, in calo rispetto agli 1,86 miliardi del 2011, con una riduzione dovuta alla diminuzione dei ricavi pubblicitari, di quelli diffusionali e di quelli editoriali diversi. La raccolta pubblicitaria rispetto al 2011 è calata del 15,3%, passando da431 milioni a 365 (-66 milioni).
L’indebitamento finanziario netto – si legge nella nota – si attesta a 845,8 milioni di euro, in miglioramento rispetto all’anno precedente per il contributo dovuto alla cessione del gruppo Flammarion.