Le novità dell’offerta di Radio Radio per il 2020/21, dalla visual radio e alle altre sfide tecnologiche
Come annunciato a luglio, Rai Radio 2 sarà disponibile anche in modalità visual su Rai Play dal 28 settembre. E nel 2021 arriveranno finestre visual per tutti gli altri canali radio del servizio pubblico. Lo ha annunciato Roberto Sergio, direttore Rai Radio, alla presentazione dei palinsesti autunnali.
“Digitalizzare la filiera ha significato di fatto azzerare tutto e ripartire dall’inizio – ha detto Sergio, che contestualmente ha annunciato l’avvio della misurazione degli ascolti con il meter (leggi la notizia) -. Ma era l’unica scelta che ci avrebbe consentito di guardare oggi a un futuro multimediale, fatto di produzioni audio-video e che esce dal solo mezzo radio. Oggi la nostra sede è a tutti gli effetti uno dei poli produttivi multimediali all’avanguardia della Rai. Un nuovo asset strategico per la radio e per la Rai in genere”.
Dopo Radio 2, anche gli altri canali potranno sfruttare la modalità visual, seppure con modalità differenti. “Non avrebbe senso avere dirette visual 24 ore su 24 per un canale come Radio 1 o Radio 3 – ha spiegato Sergio –. Stiamo pensando piuttosto a finestre visual che si accenderanno in determinate occasioni, come ad esempio per interviste con ospiti particolari, o per programmi condotti da talent. L’appuntamento, per tutti gli altri canali, è per il 2021”.
PUBBLICITA’ MEGLIO DEL MERCATO. NEL 2021 FOCUS SU SMART SPEAKER E OFFERTA PODCAST
Per il 2021, le altre sfide tecnologiche e di marketing di Rai Radio saranno il presidio del settore degli smart speaker e la razionalizzazione dell’offerta podcast. Due modalità di ascolto oggi molto importanti e su cui Rai Radio può valorizzare contenuti esistenti e da creare ad hoc.
“I nostri canali radio sono fatti di programmi scritti con grande cura, che sono diventati punti di riferimento per il pubblico, che vengono ricercati e ascoltati anche on demand – ha commentato l’a.d. di Rai Pubblicità Gianpaolo Tagliavia -. In un mercato dell’attenzione in cui le radio concorrono sempre di più con la musica in streaming, questo è un asset fondamentale. E i risultati dimostrano che i brand privilegiano i contesti in cui si sentono a proprio agio nell’articolare i propri valori: Rai Radio nel 2020 aumenta di 1,2 punti la propria quota di mercato e subisce una contrazione dei ricavi del 23%, rispetto a una media mercato al -33% ”.
Secondo i dati FCP Assoradio, la quota di Rai Radio è salita al 9,2% nel periodo gennaio-luglio 2020 rispetto all’8% dell’analogo periodo 2019. I ricavi pubblicitari di Rai Radio nei 7 mesi sono in calo del 23,2%, rispetto alla media mercato del -33,3% (radio commerciali -34,2%).
AL VIA NUOVI PROFILI SOCIAL
Roberto Sergio ha anche annunciato l’apertura dei profili social Instagram e Facebook di Rai Radio. Le pagine andranno ad affiancare quelle dei canali già esistenti e tratteranno temi legati al mondo della radio in genere e alle attività Rai Radio come conferenze stampa, lanci, nuovi progetti ecc. Il tono sarà istituzionale ma non ingessato. Anzi, l’idea è di raccontare un po’ il dietro le quinte della radio, con contributi inediti, un po’ di ironia e di provocazione. Il target è b2b (giornalisti, addetti del mondo radio) e b2c, con l’ambizione di andare a contattare gli ascoltatori delle radio italiane di età 20-40 anni.
“Con questa operazione – ha spiegato Sergio– vogliamo colmare un gap esistente oggi nel mondo delle radio. Esistono infatti tutte le pagine e i profili per ciò che concerne la parte editoriale, non solo in Rai ma in tutte le realtà editoriali. Manca però un luogo di confronto e discussione sugli aspetti strategici del mondo radio, sulle evoluzioni tecnologiche, sul futuro prossimo. Temi oggi presidiati dalle testate e dai blog online, ma non dagli editori. Per questo abbiamo deciso di esserci. Ma senza essere pedanti o estremamente istituzionali. Anzi, il nostro obiettivo è far vedere cosa c’è dietro i microfoni, avendo il privilegio di poterlo fare da una realtà come la nostra”.