Presentati i palinsesti della stagione 22-23. Arriverà tra fine ottobre e inizio novembre il nuovo canale Rai Radio a target giovane con modalità di trasmissione innovative, grazie anche al nuovo ‘meta-studio’. Indagine Ter, urgente l’integrazione dell’ascolto digitale
Rai Radio, e la Rai tutta, tra due anni compirà 100 anni e l’idea è di farla arrivare al traguardo “giovanissima”. Così ha detto l’amministratore delegato Carlo Fuortes alla presentazione dell’offerta radio e audio per la stagione 22-23. «L’anno scorso abbiamo presentato la digitalizzazione con Radio Play Sound che oggi ha 1,3 milioni di utenti unici al mese ed è una delle prime 5 piattaforme audio in Italia. Un passo fondamentale per raggiungere i giovani che non ascoltano la radio tradizionale».
E adesso l’emittente pubblica vuole fare un passo ulteriore con il lancio di un canale dedicato a un pubblico di 15-24enni, anticipa il direttore di Rai Radio Roberto Sergio. «Dopo una serie di studi di marketing abbiamo messo a punto un canale realizzato da giovani per i giovani, andando a coprire questo target che non ci segue e non ci conosce – ha spiegato -. Il lancio è previsto tra fine ottobre e inizio novembre. Ci stiamo ancora lavorando, dobbiamo fare le presentazioni con il marketing al CdA, registrare il marchio, elemento che potrebbe essere particolarmente innovativo, selezionare i talent. Abbiamo pensato a un conduttore che presenta delle playlist composte da nati dal 2000 in poi».
Misurare le audience correttamente. In occasione della conferenza stampa di presentazione dei palinsesti radio, Sergio ha fatto il punto sullo stato dell’arte della radio. Preso atto che la ricerca Ter rappresenta l’unica currency disponibile per il mercato, Rai premerà per affiancare alla rilevazione Fm anche quella sulle altre piattaforme di distribuzione – dab plus, ip e app – che ormai costituiscono gran parte dell’ascolto. «Rai Radio – spiega Sergio – spingerà ancora di più sul dab, grazie a un importante piano di investimenti aziendale. Allo stesso modo, rafforzerà la comunicazione relativa all’ascolto in Ip, con l’obiettivo di rendere l’ecosistema digitale il più pervasivo e qualitativo possibile. Parallelamente, l’auspicio è che vada via via diminuendo la centralità dell’Fm, magari con decisioni in merito che mi auguro il nuovo governo vorrà valutare».
Cresce la radio visual. Radio 2, che ormai è stabilmente in modalità visiva, avrà spazi importanti su tutte le piattaforme televisive, non solo quelle connesse, e aprirà finestre video sui social per gli altri canali. A breve verranno inaugurati due nuovi studi per Radio 1 realizzati in ottica audio video, uno a Saxa Rubra e uno a via Asiago. Rai sta inaugurando anche una sorta di “meta studio”, un ambiente polivalente, totalmente personalizzabile, con facilità di interazione fra conduttore e ascoltatori e tecniche produttive leggere, che consentirà ai diversi canali specializzati digitali di aprire delle finestre in diretta audio e video, gestite direttamente dai conduttori grazie a un sistema produttivo ad elevata automazione.
Lo studio sarà realizzato con colori neutri e, grazie a una serie di automatismi, si personalizzerà di volta in volta secondo il canale su cui si vuole trasmettere.
L’identificazione del conduttore tramite un badge consentirà di richiamare le macro configurazioni specifiche per ogni canale: identità visiva, colori, loghi, impostazioni video FB, destinazioni audio, configurazioni microfoni. L’attività dei conduttori sarà supportata dal personale redazionale presente all’interno dell’open-space dello studio che potrà fare durante la diretta attività di promozione social. Un ruolo speciale lo rivestirà la nuova radio a target giovane sperimentando nuove modalità di trasmissione col metastudio.
Gli highlight dei palinsesti
Per Radio1 il grande appuntamento della stagione saranno i Mondiali di calcio in Qatar, coperti dall’emittente insieme a Radio1 Sport. L’informazione si arricchisce con Prima dell’alba alle 5.05 del mattino con la rassegna stampa.
Radio2, storicamente dedicata all’intrattenimento, rinforzerà l’offerta con eventi live e 30 programmi h24, aumentando anche le modalità di fruizione dei contenuti in tv, video, digitale e social.
Radio3 ha presentato nuove idee per parlare di cultura e insieme rivolgersi ai giovani: un esempio è il contest Voci in Barcaccia aperto a voci liriche da tutto il mondo tra i 15 e i 31 anni. Tornerà, dopo l’interruzione della pandemia, anche la Festa di Radio3 a Ravenna con 4 giorni di eventi live dal 29 settembre.
Novità anche per i canali specializzati Rai Rado Kids, Rai Radio Techete’, Rai Radio Tutta Italiana e per i podcast originali, prodotti dalla factory di via Asiago.
Rai Radio Kids inaugura il format Salute a tutti, sviluppato insieme alla Società Italiana Pediatri, in cui si cercherà di sensibilizzare i bambini sulle corrette abitudini, stili di vita e di alimentazione, in chiave scherzosa e leggera.
Rai Radio Techete’, la radio fatta con gli archivi originali Rai, propone “Radio Techete’ in giallo” con la versione radio della fiction “Il Commissario Montalbano”.
Rai Radio Tutta Italiana presenta “Disco sveglia”, in diretta dalle 5 del mattino dal lunedì al venerdì e “Ritorno al futuro”, con professionisti Rai che tornano al primo amore, la radio, per presentare le loro canzoni preferite e parlare di musica ed emozioni.
Tra i nuovi podcast sulla piattaforma Rai Play Sound segnaliamo Quadrare i conti di e con Monica Setta che spiega l’economia e la finanza in termini semplici; Giubileo, viaggio nel tempo di Maria Carfora, che racconta gli aspetti culturali, artistici, di fede, economici, turistici, politici di questi eventi presenti e passati; Xenos, con le storie di chi ha vissuto l’esclusione dalla nostra società e ha intrapreso un percorso di integrazione; Sacro e profano di Barbara Alberti ed Elisa Fuksas che raccontano in ogni puntata tre biografie, una sacra e due profane; Passione a 4 zampe sul legame tra l’uomo e il cane; Diapason, piccola enciclopedia degli strumenti musicali, con la storia e le curiosità degli strumenti musicali, l’oboe, il flauto, il fagotto, il violino e così via. E infine il podcast audio delle performance jazz registrate lo scorso luglio in via Asiago da Piero Angela, che proprio in Rai Radio aveva iniziato la sua carriera.