Creatività audio: più alta è la qualità, maggiore è il ricordo pubblicitario. Ora lo dicono anche i numeri

FCP-Assoradio anticipa alcuni dati di una ricerca realizzata con il Politecnico di Milano

Uno spot audio realizzato con alta qualità tecnica e creativa ha maggiori probabilità di essere ricordato dal pubblico. È questo il risultato chiave della nuova ricerca presentata da FCP- Assoradio, che per la prima volta ha misurato in modo empirico la correlazione tra la qualità percepita degli spot pubblicitari e il loro impatto sulla memoria degli ascoltatori.

Il dato è chiaro: più alto è il punteggio qualitativo dello spot, maggiore è il ricordo pubblicitario. La differenza è concreta: gli spot con punteggi più elevati ottengono fino a +6,3 punti percentuali di ricordo in più rispetto alla media, un impatto rilevante in termini di efficacia della campagna.

«Sapevamo tutti che la qualità conta, ma ora abbiamo i numeri per dimostrarlo – commenta Monica Gallerini, presidente di Fcp-Assoradio –  e ringraziamo Il Politecnico di Milano per la preziosa collaborazione. Lo studio si inserisce in un filone di ricerca condotto anche grazie a un dottorato di ricerca cofinanziato da FCP-Assoradio – che mira a comprendere se parametri progettuali specifici e oggettivamente misurabili della comunicazione audiovisiva possono essere predittivi del successo del messaggio».

«Lo studio su creatività e ricordo pubblicitario ha analizzato il contenuto attraverso modelli AI di Meta Audiobox Aesthetics e ha verificato se, in che misura e in che contesti il punteggio di Meta Audiobox Aesthetics sia uno dei predittori della memorabilità del messaggio pubblicitario – commenta Lucio Lamberti (Professor of Marketing Analytics and Analytics for Business Lab at Politecnico di Milano) -. La collaborazione a livello dottorale con imprese e associazioni è una leva fondamentale per condurre ricerca scientifica di impatto concreto, e la partnership con FCP-Assoradio ne è un esempio virtuoso».

Lo studio ha previsto che i partecipanti fossero esposti a spot pubblicitari in due contesti di ascolto realistici (guida rilassata e impegnativa), misurando il ricordo pubblicitario assistito dopo l’esposizione.

Parallelamente, gli spot sono stati valutati su quattro dimensioni chiave: qualità tecnica del suono; piacevolezza del contenuto; complessità della produzione; utilità creativa.

Questi aspetti sono stati sintetizzati in un indice di qualità (Audiobox Aesthetics Score), che si è rivelato un predittore significativo della memorabilità dello spot, con correlazione più forte in contesti di ascolto rilassato. Si tratta di un risultato che evidenzia il ruolo che la creatività e la qualità di produzione giocano nell’efficacia della comunicazione audio, e approfondisce il legame tra contenuto e contesto radiofonico di fruizione, suggerendo che una progettazione e una pianificazione mirata possono incidere in misura molto significativa sulle prestazioni. Non una “formula magica” generata dall’AI dell’efficacia, ma una comprensione del rapporto tra intelligenza umana, creatività e strumenti di produzione e misura per massimizzare il ritorno sugli investimenti in comunicazione audio.

I risultati completi della ricerca saranno presentati nel loro dettaglio, nell’ambito di uno specifico webinar programmato a novembre 2025, unitamente ad uno studio più ampio sull’efficacia del mezzo.

Creatività audio: più alta è la qualità, maggiore è il ricordo pubblicitario. Ora lo dicono anche i numeri ultima modifica: 2025-07-10T10:41:19+02:00 da Redazione

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