Dismissioni delle attività ‘non core’. Per il 2015 ricavi a circa 1.600 milioni. Via libera all’aumento di capitale
Focus sull’innovazione editoriale e sul rafforzamento qualitativo dei ‘power’ brand, anche grazie a contenuti editoriali di qualità creati nativamente digitali, sviluppo dell’offerta digitale, rafforzamento delle attività tradizionali dei brand “core”. Poggia su queste basi il piano 2012/15 di Rcs messo a punto dall’ad Pietro Scott Jovane, la cui realizzazione richiederà, oltre ai programmati risparmi sui costi e alle dismissioni delle attività “non core”, anche l’apporto di significative nuove risorse a titolo di capitale.
Nelle previsioni, ricavi digitali, che nel 2012 rappresentano circa il 14% del fatturato, arriveranno al 25% nel 2015. In questo modo i ricavi si attesterebbero a 1.600 milioni di euro e la crescita della marginalitaà a circa il 10%. Nell’arco del piano – anche a supporto delle strategie di crescita e innovazione – sono necessari investimenti totali per circa 300 milioni di euro, includendo oneri non ricorrenti al netto di eventuali ulteriori esborsi per operazioni di acquisizione. Infatti il Gruppo intende cogliere eventuali opportunità che si manifestassero sul mercato e in tal senso il Piano triennale prevederà aggiornamenti periodici. Credit Suisse è l’advisor incaricato per le nuove risorse di capitale.
Per approfondire le linee guida scarica il documento completo diffuso dal gruppo