Mondadori chiude i nove mesi con una perdita netta di gruppo di 2,8 milioni dal rosso di 7,5 milioni di un anno prima, dopo una svalutazione di Monradio pari a 6,3 milioni. Tolte le attività radio, cedute a fine settembre a Mediaset, il risultato delle attività in continuità è positivo per 6,6 milioni da una perdita di 3,8 milioni.
I ricavi netti si sono attestati a 817,1 milioni, in contrazione del 4,1%, il margine operativo lordo sale del 21,3% a 48,8 milioni (+10% al netto di componenti straordinarie).
L’area Periodici Italia ha registrato ricavi complessivi per 224 milioni di euro, in flessione del 3% (-5% a portafoglio omogeneo, al netto dell’acquisizione del 50% di Gruner+Jahr/Mondadori avvenuta in data 1° luglio 2015) rispetto ai 231 milioni di euro del 30 settembre 2014. In particolare:
- – i ricavi diffusionali sono calati del 3% (-7,3% a perimetro omogeneo), anche per effetto della politica di selezione delle iniziative più profittevoli nei canali abbonamenti ed edicola;
- – i ricavi pubblicitari print+web dei brand Mondadori in Italia sono diminuiti del 4% (-5% a perimetro omogeneo); nel dettaglio, la raccolta print ha registrato un calo del 5,5% a livello omogeneo; in crescita dello 0,3% la raccolta dei siti web;
- – i ricavi dei prodotti collaterali hanno registrato una riduzione del 6,8% (-8,1% a perimetro omogeneo), in progressivo recupero nel terzo trimestre.
Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi complessivi delle attività digitali hanno registrato una crescita dell’8,4% rispetto al 30 settembre 2014 (38,3 milioni di euro rispetto a 35,3 milioni di euro). Le attività puramente digitali e trasversali a tutte le aree di business hanno incrementato i propri ricavi dell’11,1% rispetto ai primi nove mesi del 2014; stabili i ricavi delle attività di digital marketing service. L’incidenza delle attività digitali sui ricavi consolidati del Gruppo si è attestata al 4,7% rispetto al 4,1% del 30 settembre del 2014.