Instagram apre ufficialmente alla pubblicità. Gli annunci saranno disponibili inizialmente in 30 nuovi mercati, tra cui Italia, Corea del Sud, Spagna, India e Messico, mentre dal 30 settembre saranno fruibili in tutto il resto del mondo.
Migliaia di aziende di tutto il mondo già utilizzano Instagram come loro vetrina, ora potranno utilizzare la piattaforma con soluzioni che vanno dal brand al direct-response.
Nel corso dell’estate, aziende di ogni tipo e dimensione hanno testato le nuove funzionalità e ora stanno crescenedo le richieste da parte degli inserzionisti in particolare in settori quali e-commerce, turismo, intrattenimento e commercio al dettaglio.
Gli inserzionisti potranno utilizzare l’infrastruttura pubblicitaria di Facebook, per consentire agli inserzionisti di piccole, medie e grandi aziende veicolare i loro messaggi in modo mirato in base ai gusti degli utenti. I post sponsorizzati – già testati negli Usa con brand selezionati – saranno sempre indicati da apposita ‘etichetta’, con l’aggiunta di link esterni.
Disponibili anche nuove funzionalità, come foto e video in formato panoramico (rettangolare), per permettere nuove soluzioni creative e uno stile visivo più cinematografico negli annunci pubblicitari; video ads della durata fino a 30 secondi, per raccontare storie più ricche e complete; Marquee, un nuovo prodotto premium che aiuterà i marchi ad incrementare la propria awareness, raggiungendo un target più ampio in poco tempo (ideale per eventi quali la premiere di un film o il lancio di un nuovo prodotto); strumenti di delivery e ottimizzazione per gestire al meglio le campagne sia su Facebook che su Instagram.
Le prime aziende che hanno sperimentato i formati ads sul mercato italiano sono Audi Italia, Carrera, Chupa Chups, Ford Italia, illycaffè, Mercedes-Benz Italia, Samsung Italia, Toyota Italia, Warner Bros. Entertainment Italia, yoox.com.
Instagram conta oltre 300 milioni di utenti a livello globale, di cui il 30% solo negli Usa. Ogni giorno vengono condivise 70 milioni di foto che raccolgono 2,5 miliardi di ‘like’ quotidiani.