IAB US, dopo aver ventilato cause legali e insultato pesantemente i software di ad blocking (uno dei quali, Eyeo, peraltro assolto dal tribunale tedesco, vedi notizia sopra), è tornato a riflettere sulla questione concentandosi sull’origine del problema: la pessima user experience data dal diluvio di messaggi pubblicitari intrusivi e fastidiosi che ha fatto crescere la diffusione di tali software.
Eloquente l’incipit del post “We messed up” che presenta, come soluzione costruttiva, l’iniziativa LEAN, che sta per magro, snello, ed è acronimo di Light, Encrypted, Ad choice supported, Non-invasive ads.
L’invito alla industry è commentare questi principi per giungere a uno standard condiviso, alternativo allo status quo attuale che dimostra la sua inefficienza.