L’Espresso chiude il 2012 con un crollo dell’ utile netto del 64% a 21,8 milioni e ricavi in contrazione dell’ 8,7% a 812,7 milioni.
il gruppo ha chiuso l’esercizio con ricavi diffusionali in calo del 3,7% (a 261,5 milioni) a fronte di un mercato della carta stampata che – secondo stime aziendali basate su dati ADS – ha registrato nel 2012 un calo delle diffusioni (quotidiani) dell’ 8,7%.
I ricavi pubblicitari, pari a 476,3 milioni, si sono contratti del 10,9%. Le evoluzioni per mezzo riflettono sostanzialmente gli andamenti generali del mercato, mostrando comunque, su tutti i mezzi, indici leggermente più favorevoli per il Gruppo. La raccolta su stampa ha perso il 16,5% (-17,9% per il mercato), con una flessione del 15,6% per i quotidiani rispetto al -17,6% registrato dal segmento. La raccolta su radio ha mostrato un calo del 2,5%, a fronte di un mercato che è sceso del 10,2%.
Positiva è stata l’evoluzione della pubblicità su internet, in aumento del 14%, malgrado il rallentamento della crescita del mercato di riferimento (+5,3%).
I primi due mesi del 2013, sottolinea una nota diffusa dal gruppo, non mostrano alcun segnale di miglioramento: le tendenze riguardanti la raccolta pubblicitaria e le diffusioni sono in linea con quelle registrate nell’ ultimo trimestre del 2012″. In assenza di un’inversione di tendenza dell’economia e del mercato, che lo stesso gruppo giudica improbabile, “il deterioramento dei risultati é destinato a perdurare nel 2013”. Per far fronte alla difficile situazione, l’ Espresso preannuncia azioni di riduzione dei costi “più incisive di quelle attualmente in atto”.
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