Sky potrà partecipare per un solo lotto. Importo minimo per lotto 30 mln. All’asta i canali 6, 7, 11, 25 e 59
Sono stati firmati il bando e il disciplinare di gara per l’assegnazione di nuovi diritti d’uso per le frequenze per la televisive digitali.
Lo rende noto un comunicato del ministero dello Sviluppo economico da cui si ricava che la base d’asta per i tre lotti sarà pari a 90,750 milioni.
Il bando esclude dalla partecipazione alla gara gli operatori che detengono tre o più multiplex come Mediaset, Rai e Telecom Italia Media Broadcasting.
Saranno messe all’asta frequenze che compongono tre reti televisive digitali terrestri nazionali con un diritto d’uso ventennale non trasferibile per i primi tre anni a comporre i seguenti lotti:
Lotto L1 con l’utilizzo dei canali 6 e 23 con una copertura nominale stimata di popolazione pari all’89,5%; Lotto L2 con l’utilizzo dei canali 7 e 11 con una copertura nominale stimata di popolazione pari al 91,1% e Lotto L3 con l’utilizzo dei canali 25 e 59 con una copertura nominale stimata di popolazione pari al 96,6%.
Il bando consente di concorrere per tutti e tre i lotti ai soli operatori nuovi entranti o piccoli (cioè che detengono un solo multiplex), di concorrere per due lotti (L1 e L3) agli operatori titolari di due reti in Dvb T; agli operatori integrati, attivi su altre piattaforme con una quota di mercato superiore al 50% della tv a pagamento Sky al solo lotto L1.
Le offerte economiche prevedono un sistema di miglioramento competitivo, con importo minimo: la base d’asta prevista nel bando è pari a 29,300 milioni, 29,824 milioni, 31,625 milioni per L1, L2, L3.
Gli aggiudicatari avranno l’obbligo di raggiungere la copertura del 51% (purché comprendente il 10% della popolazione di ogni regione) entro 5 anni, in modo graduale.
Offerte entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, attesa nei prossimi giorni.