Facebook sta lentamente diventando per le notizie quello che Amazon è per i libri: un enorme contenitore che oggi veicola il 20% del traffico sui siti dei media internazionali.
Un settore in crescita esponenziale soprattutto nel mobile, facendo riferimento ai dati diffusi dalla società di analisi, SimpleReach. Non solo. Circa il 30% degli adulti negli Stati Uniti leggono le news sul social network ha recentemente rivelato uno studio del Pew Research Center. E tutto questo, scrive il New York Times, è legato a un algoritmo sviluppato dal 26enne Greg Marra. Un codice che permette a Facebook di capire quali notizie possano piacere a un suo utente e poi proporgliele nel suo NewsFeed.
Oltre a questo scrive il quotidiano di New York, la fortuna di un nuovo sito di informazioni è strettamente legata a come questo algoritmo lavorerà sui suoi contenuti. Come è successo all’industria musicale, che oggi raggiunge le persone in modo istantaneo con singole canzoni piuttosto che con un intero album, così avviene oggi nel mondo dell’informazione. Gli utenti preferiscono leggere un singolo articolo, arrivandoci da un social network, piuttosto che andare sull’edizione digitale completata del giornale.
La homepage – ha detto Edward Kim, co-fondatore di SimpleReach – si sta trasformando in una pubblicità di una testata piuttosto che in una destinazione per i lettori.
“Le persone non scrivono più WashingtonPost.com”, ha detto Cory Haik, responsabile digital news del quotidiano di Washington. “Fanno ricerche sui social network”, ha detto. Ma questo cambiamento sta aumentando le preoccupazioni su come gli algoritmi gestiscono le notizie, un ruolo tradizionalmente svolto dai redattori e dai direttori di un quotidiano e oggi (ma sempre più in futuro) lasciato a un computer.