Il progetto di fattibilità di scissione parziale di Vivendi procede. Lo ha comunicato il gruppo all’interno dei risultati relativi al primo trimestre 2024.
Il progetto nasce dalla necessità di recuperare la propria valutazione, significativamente ridotta dopo la quotazioni di Universal Music Group nel 2021 tanto da limitare “la capacità di effettuare operazioni di crescita esterna per le sue controllate” e che frena lo slancio internazionale di società come Canal+ Group, Havas e Lagardère.
Dopo aver esplorato una prima ipotesi di scissione in 3 parti, Vivendi sta ora vagliando una scissione parziale in cui il Gruppo Canal+, Havas e la società che raggruppa gli asset dell’editoria e della distribuzione diventerebbero entità indipendenti quotate in borsa. Una volta separata da queste tre entità, Vivendi rimarrebbe così com’è, quotata in borsa, mantenendo il suo ruolo di supporto alla trasformazione e all’espansione delle sue controllate e continuando a gestire attivamente i suoi investimenti.
I tempi previsti, tra la consultazione degli organi di rappresentanza dei dipendenti e la richiesta di autorizzazioni normative e approvazione degli obbligazionisti, proiettano l’attuazione del progetto all’aprile del 2025.