Il nuovo numero in edicola dal 20 maggio si ispira a La Grande Bellezza
Il premio Oscar Paolo Sorrentino è il direttore artistico nel nuovo numero di Vanity Fair, in edicola dal 20 maggio. Il progetto – spiega una nota – si ispira a La Grande Bellezza, capolavoro del regista premiato dall’Academy Award nel 2014, e si sviluppa seguendo un’ operazione multimediale a metà tra cinema ed editoria.
Innanzitutto la copertina, uno stuolo di fenicotteri rosa fotografati di notte sulla Scalinata di Trinità dei Monti a Roma da Alex Majoli con Paolo Sorrentino: una visione iconica e surreale che annuncia la “Fase 4”, momento onirico ma programmatico per pensare il futuro dopo il lockdown e i primi tentativi di ripartenza. Ognuno è chiamato a immaginare la propria Fase 4. Per Sorrentino, questa fase coincide col mito della Grande Bellezza italiana, tesoro e opportunità, un oceano di eccellenza a cui guardare e dai cui pescare ogni ipotesi di rinascita. Per il lettori che la guardano è un richiamo all’impegno e all’immaginazione: ognuno potrà inviare la propria visione del futuro usando l’hashtag #fase4 e descrivendo con una fotografia il proprio sogno per il domani.
Arricchiranno i contenuti del numero alcuni video che documentano il lungo lavoro del regista, tutti girati nella città eterna durante il lockdown. Per questo numero speciale, la città di Roma ha aperto in esclusiva alcune delle sue maggiori istituzioni culturali per reportage e performance artistiche organizzate da Vanity Fair insieme a Paolo Sorrentino, documentate nel numero e nei video. Tra queste, la Galleria Borghese e il Teatro dell’Opera.
Al numero contribuiscono come scrittori grandi personalità dello star system internazionale che raccontano esperienze personali, suggestioni o ricordi legati alla bellezza italiana: Sharon Stone, Jennifer Lawrence, Willem Dafoe, Christoph Waltz, Jude Law, Wes Anderson, Jane Fonda, John Malkovich, Rachel Weisz e Woody Harrelson.
Anche la moda italiana è protagonista: lo stilista Alessandro Michele partecipa all’operazione dialogando con Achille Lauro sul ruolo della bellezza nella cultura di oggi.
Per l’arte contemporanea, invece, Marina Abramović ha creato un’opera in esclusiva rispondendo a una domanda del regista.
Isabella Rossellini, infine, si aggiunge al cast stellare del numero raccontando la parabola della propria bellezza: dai ricordi dei genitori Ingrid Bergman e Roberto Rossellini al successo come icona nel mondo della bellezza e del cinema, fino al nuovo impegno come attivista, divulgatrice ed emblema di una nuova estetica inclusiva e femminista.