La Cucina Italiana è in edicola dal 1° dicembre sotto la direzione dello chef Antonino Cannavacciuolo, il sesto portavoce della campagna di comunicazione per promuovere la candidatura della biodiversità culinaria italiana come bene immateriale dell’Unesco.
L’operazione, iniziata a luglio con Massimo Bottura, continuata ad agosto con Davide Oldani, a settembre con Antonia Klugmann, ha proseguito con Carlo Cracco e Niko Romito, fino al protagonista di Masterchef e Cucine da Incubo.
È un numero record quello di dicembre, ben 290 pagine per la prima volta nella storia del brand che compie 91 anni. 75 ricette ideate e cucinate insieme a Cannavacciuolo con i suoi fondamentali (crema d’aglio, colatura di provola), abbinamenti inediti (mai provato il formaggio con la tisana?), un grande capitolo dedicato ai vini da mettere sotto l’albero e da bere a tavola, i dolci tipici di tutte le Regioni d’Italia e un’intervista in cui lo chef si racconta come mai prima. E ancora lo scambio di vedute di due concorrenti del metodo classico: Maurizio Zanella (Presidente Ca’ del Bosco) e Matteo Lunelli (Presidente e Amministratore Delegato Cantine Ferrari), che si siedono allo stesso tavolo virtuale per abbracciare il progetto di candidatura della nostra cucina all’Unesco e «fanno sistema». E in copertina il panettone di sempre imbottito con una farcitura firmata La Cucina Italiana.
A ottobre i profili social de La Cucina Italiana contano 1.8 milioni fan follower total segnando un +16% YOY. Il sito della testata raggiunge invece 4,5 milioni di utenti.